La Nuova Sardegna

Murgia e Sofia Trio a Calagonone Jazz

di Andrea Musio
Murgia e Sofia Trio a Calagonone Jazz

La rassegna entrerà nel vivo il 26 luglio con Mal Bigatto Trio

02 luglio 2018
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CALAGONONE. Ancora poco meno di un mese d’attesa per la trentunesima edizione del Cala Gonone Jazz festival, un’attesa spezzata da ben tre anteprime. La seconda, due giorni fa sul piccolo palco allestito all’Acquario. Di scena il Sofia Trio, ovvero Mario Meloni, Luca Deriu e Fabrizio Fogagnolo rispettivamente chitarrista, batterista e contrabbassista. Tre differenti stili che si incontrano per riunire generi apparentemente diversi. Con le radici ben salde sulla musica jazz i tre virano tra sonorità afroamericano e la musica contemporanea. Oltre sessanta minuti di esibizione incentrati sui brani che compongono l’esordio discografico intitolato “Sofia”, pubblicato nello scorso luglio dall’etichetta discografica Dodici Lune. Una continua, e mai soddisfatta, ricerca della melodia nelle composizione del Trio Sofia. Ricerca che spesso e volentieri si lascia distrarre per approdare verso terre lontane che da ritmi tribali porta dritto al funk ed ancora ad un jazz melanconico che non si lascia intrappolare dalla struttura accademica e che, anzi, serve da trampolino di lancio per momenti di improvvisazione in cui viene messa in risalto la cifra stilistica dei singoli componenti.

Un buon interplay fra Meloni, Deriu e Fogagnolo. Si slegano, si inseguono e si riallacciano fra brani che impegnano l’ascoltatore tra la ricerca delle strutture e la disgregazione della forma per poi tornare all’improvviso a sonorità di più facile ascolto, senza mai ripetersi. Un’esibizione che non ha mancato di lasciare col fiato sospeso. Fra la struttura formale e l’improvvisazione più spinta, si snodano una sequenza di brani, per citarne alcuni, come “Clock”, Bootstrap, la tittletrack “Sofia” ed una serie di inediti quali “Abacquafro” ed altri, più recenti, ancora senza titolo ed una rivisitazione di Atlantis, composizione degli anni settanta ad opera della big band di Belgrado, musicisti della televisione di Stato dell’ex Jugoslavia, oggi della Serbia.

Il 20 giugno nell’area archeologica Serra Orrios a Dorgali è andato in scena lo spettacolo “I custodi del tempo”, tratto dal romanzo “Passavamo sulla terra leggeri” di Sergio Atzeni, con il Trio Elikes, Coro Prama ’e seda e con la voce narrante di Giovanni Carroni. Ieri sera, invece, il set del polistrumentista e basso, nuorese Gavino Murgia insieme con il Trio Breath and Groove, accompagnati dal fisarmonicista Luciano Biondini e il percussionista Jarrod Cagwin nel parco parco-museo S’Abba Frisca situato nel territorio di Dorgali.

Il festival allestito dall’associazione Intermezzo di Nuoro entrerà nel vivo per quattro giorni di fila a partire da giovedì 26 luglio. Apertura all’acquario (ore 19.30) con The heart and the void. Alle 21.30, doppio concerto al teatro comunale con Mal Bigatto Trio e il quintetto della cantautrice Chiara Pancaldi.

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