La Nuova Sardegna

Street Books La terza edizione del festival a Dolianova 

Benni, saper ridere seriamente

Benni, saper ridere seriamente

Torna a Dolianova il festival Street Books che da dopodomani al 15 luglio proporrà dieci serate all’insegna della letteratura, dell’arte, della musica e del teatro, con un occhio ai prodotti...

05 luglio 2018
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Torna a Dolianova il festival Street Books che da dopodomani al 15 luglio proporrà dieci serate all’insegna della letteratura, dell’arte, della musica e del teatro, con un occhio ai prodotti enogastronomici del territorio. “Le storie siamo noi” sarà il tema di quest’anno. Gli ospiti di punta saranno Stefano Benni (protagonista della giornata di domenica 8 luglio), il cantautore Mimmo Locasciulli, in concerto lunedì 9, e l’attore comico Francesco Paolantoni, in scena domenica 15 luglio con lo showman Demo Mura e l’attrice Manuela Zero.

L’appuntamento con Benni è a Villa de Villa dove alle 21. Lo scrittore bolognese incontrerà i lettori e dialogherà con Andrea Serra. Parlerà anche del suo ultimo libro, “Prendiluna” (Feltrinelli 224 pagine, 16,50 euro). Un racconto sulle infinite meraviglie dell’umano e insieme sul dolore e la ferocia che le accompagnano. «Ho sempre abitato – spiega Benni – il comico e il tragico insieme, non li ho mai considerati opposti e inconciliabili. Sono aspetti di una forte attenzione al mondo. Così è anche in “Prendiluna”».

Oltre alla letteratura, Benni ha praticato anche altre forme di scrittura. Ad esempio quella giornalistica. Se gli chiedi come è cambiato il giornalismo, la sua risposta è fulminante e non lascia spazio a repliche: «Non scrivo più per i giornali. Ecco cosa è cambiato».

Rossana Rossanda diceva di lei: “Quel pazzo che ride di cose serie”. Il comico, la satira conservano ancora il potere di demistificazione che avevano quando lei scriveva per il Manifesto di Pintor e di Parlato?

«Il Manifesto aveva un’autorità e un’importanza che dava forza a tutto ciò che veniva scritto sulle sue pagine. Anche la satira era giovane e più avventurosa».

Ha ancora un senso, oggi, la parola sinistra?

«Ha moltissimi sensi, guai a cercarne uno soltanto. C’è bisogno di una nuova intelligenza, e non si può dire se nascerà».

Salvini dice che lui durerà trent’anni..

«Ma non scherziamo. Siamo in Sardegna: oggi maestrale domani scirocco. È già tanto se dureranno tre anni. Però non so che cosa verrà dopo».

Lei ha appena compiuto settant’anni. “I bimbi perduti”, però, sono senza tempo…

«Nei libri forse. Ma i settanta me li sento addosso, eccome».



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