La Nuova Sardegna

Gianni Morandi: «A Carloforte lascio una parte di me»

di Simone Repetto
Gianni Morandi: «A Carloforte lascio una parte di me»

Dopo le riprese dell’Isola di Pietro, il cantante lascia la Sardegna per la tournée in giro per l’Italia. E confessa il suo amore per una terra «misteriosa»

12 luglio 2018
4 MINUTI DI LETTURA





Da un impegno all’altro, dal set al palcoscenico, dalle misurate suggestioni dell’ambiente carlofortino ai bagni di folla on stage. Senza soluzione di continuità, Gianni Morandi passa dalle location della seconda serie dell’Isola di Pietro al tour estivo nel giro di qualche giorno, con un entusiasmo e una carica davvero fuori dal comune, per un artista con diverse primavere alle spalle. Nei giorni scorsi, infatti, le riprese della serie tv Mediaset a Carloforte si sono interrotte, in vista della ripresa di settembre, per dar modo a Morandi di svuotare la valigia dell’attore e ricaricare un bagaglio dove mettere strumenti a lui familiari, ovvero microfono e chitarra, musica e canzoni, per allietare le serate di migliaia di fan sparsi in tutta Italia. Ma ogni volta che lascia San Pietro, la “sua” isola, per rispettare gli impegni presi, pare lasciare dietro un pezzo di sé.

«Dopo due anni che giro a Carloforte, ormai mi sento anch’io un tabarchino. Tra le parole locali che più mi piacciono c’è “anemmu”, è il modo più semplice per dire andiamo, poi viene anche il resto. Sento di essermi abbastanza legato a quest’isola. La prima serie che abbiamo girato è stata un’avventura fortunata, ci hanno visto in tanti in televisione. Dunque, c’è un ricordo piacevole, dal punto di vista professionale. Poi ho trovato una maniera di stare in mezzo a quest’isola, conoscendo la gente, i ristoranti, i vicoli e alcuni siti bellissimi, che rappresenta un modo piacevolissimo di vivere. Quasi quasi viene voglia di venire qui e non tornare più a casa, perché si sta bene», ride compiaciuto, «anche se sono molto legato alla mia città, a Bologna, al mio paese».

Su quanto la fiction può contare in termini promozionali, Morandi ha pochi dubbi. «Mi auguro che in questo posto possa venire molta gente, perché lo merita. Fa senz’altro piacere se molte persone, a seguito della fiction, sono incuriosite da Carloforte. Io, ad esempio, non la conoscevo fino a quando non ci ho messo piede. Ne puoi sentire parlare, ma se non vedi di persona ne hai un’idea vaga di com’è realmente. Molte volte parlo di questi posti, che sono un po’ meno conosciuti nel resto dell’Italia e nella stessa Sardegna, ad esempio, rispetto alla Costa Smeralda o Alghero. Ecco, quando dico che questi sono luoghi bellissimi, la gente rimane colpita e, magari, va a vedere su Google di che si tratta. Oppure, nel caso di Carloforte, decide di vedere la prima serie dell’Isola di Pietro in dvd. Mi è capitato di incontrare due signori che mi hanno detto di non aver mai visto la fiction. Poi, sapendo che venivamo a Carloforte a riprendere, gli ho detto che avrei provveduto a fargliela vedere, così si sarebbero guardati anche i luoghi e se non li conoscevano bene, avrebbero potuto capire tante cose in più. È successo che l’hanno guardata volentieri e si sono entusiasmati a scoprire luoghi bellissimi, ben ripresi, illuminati e presentati. E si sono innamorati della storia, cosa che ha fatto contento anche me, perché è piaciuto il racconto di quello che è avvenuto. Per quanto mi riguarda, tornerei anche se non dovessi fare l’attore. Mia moglie Anna si è appassionata ed è rimasta a Carloforte per tutta la prima parte delle riprese e non vede l’ora di ritornare a settembre. Ha già tutti i suoi punti di riferimento, conosce le spiagge migliori, i luoghi più incantevoli, dove mangiar bene, i negozi, le curiosità, la storia e anche la parte interna di Carloforte, che è molto interessante».

Passando alla musica, parla della genesi del nuovo tour alle porte. «Quest’inverno ho fatto una ventina di spettacoli ed era prevista una fase estiva molto più lunga. Ma l’accelerazione nella scrittura delle sceneggiature e la richiesta della produzione di anticipare la seconda serie dell’Isola di Pietro, mi ha costretto a ridurre a 7 i nuovi concerti estivi, in importanti località italiane. Farò tante canzoni che rappresentano un po’ la mia storia e anche qualche brano del nuovo album “D’amore d’autore”. Al termine delle riprese, cercherò di fare le città dove non sono andato, perché cantare, forse, mi è più congeniale. Sono più allenato al palcoscenico, ma penso che dovrò riposarmi anche un po’». Non prima di suonare nella sua isola preferita, con un concerto già annunciato e molto atteso. «Mi piacerebbe rifare un concerto a Carloforte. Nel 2016, abbiamo fatto uno spettacolo improvvisato, con la mia chitarra e un pianista. Quest’anno potremmo inventarci qualcosa, vediamo se si può fare a settembre, magari con tutti i musicisti, prevedendo un concerto più completo».

Sapendo del desiderio di Al Bano di visitare Carloforte, non si tira indietro di fronte ad un ipotetico duetto. «Un concerto insieme ad Al Bano nell’isola? Perché no? Ci è già capitato di fare qualcosa insieme nella sua Puglia, ci siamo trovati a cantare anche a Milano. Bisogna vedere quando lui è libero, perché so che ha tanti impegni. Ho avuto occasione di parlare di Carloforte con lui, perché ha visto l’Isola di Pietro e il paese gli era piaciuto e l’aveva molto incuriosito al punto da volerci venire, da persona a cui piace molto viaggiare. Chissà che non venga, magari!».
 

In Primo Piano

Video

Stefano Cherchi addio: a Sassari l'applauso della folla commossa per il fantino morto in Australia

Le nostre iniziative