La Nuova Sardegna

Canta Gianna Nannini, ventimila in piazza a Golfo Aranci

di Serena Lullia
Canta Gianna Nannini, ventimila in piazza a Golfo Aranci

La sua musica è un inconfondibile graffio rock. Le sue canzoni, unghie conficcate nella carne. Gianna Nannini conferma sul palco le doti che ne fanno l’unica vera rocker tricolore da quasi 40 anni....

19 luglio 2018
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La sua musica è un inconfondibile graffio rock. Le sue canzoni, unghie conficcate nella carne. Gianna Nannini conferma sul palco le doti che ne fanno l’unica vera rocker tricolore da quasi 40 anni. Potente, sensuale, provocatoria. Una dolcezza bastarda. Un mix che travolge le ventimila persone arrivate a Golfo Aranci per il concerto dell’estate.

Il piccolo comune gallurese ha pensato in grande per l’esibizione live della cantautrice toscana, unica tappa sarda di “Fenomenale tour”. A partire dall’organizzazione della sicurezza con centinaia di uomini schierati sul percorso che porta all’area concerti sul mare. Una settimana fa, in una riunione congiunta tra prefettura e questura, è stato messo a punto il piano in base alla normativa scattata dopo gli incidenti di Torino. Paese blindato ma aperto e vivibile. Blocco del traffico sulla via principale dalle 17, utilizzo della parallela esterna e quattro aree parcheggio che vanno subito a saturazione.

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Dal primo pomeriggio arrivano decine di pullman da tutta la Sardegna. In centinaia occupano i primi posti sotto il palco. Alle 20 i primi 5 mila posti consentiti nell’area più delicata sono esauriti. La gente prende posto oltre le transenne a numero chiuso. Ma il pubblico arriva anche dal mare creando una quinta naturale dal fascino unico. Le barche illuminate galleggiano su un mare liscio come l’olio. E sopra tutti ballano e cantano.

Alle 21.30 la signora del rock arriva a bordo di un’auto nera. Inconfondibile l’aria da folletto di Gianna Nannini. Scende dalla macchina accolta da un boato. Lei saluta tutti e solleva le braccia verso il cielo mentre centinaia di smartphone immortalano il suo primo sorriso in terra sarda. Una manciata di secondi ed entra nel backstage. Jeans strappati chiari, camicia bianca con colletto e polsini viola, sneakers celesti. L’artista si prende mezz’ora di relax prima del live su cui il comune di Golfo Aranci ha scommesso per rendere indimenticabile l’estate 2018 dei residenti e dei turisti.

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Alle 22 eccola Gianna Nannini salire sul palco. Al centro il grande trono dorato e foderato porpora. Accessorio che ha fatto parte della scenografia dei suoi concerti dopo la caduta dell’aprile scorso a Torino. Sceglie un classico del 1982, Latin lover, per aprire il concerto. Sessantadue anni di adrenalina su un esile corpo da ragazzina. Tutta nervi e grinta. E una carica che arriva dritta al cuore dei 20 mila arrivati da tutta la Sardegna per un live imperdibile.

Il pubblico è lo specchio dei 40 anni di carriera della cantautrice del rock italiano. Soprattutto donne e ragazze, ma non a caso da sempre Gianni Nannini è una icona del femminismo. Ci sono diverse generazioni a sudare sotto il palco. Dagli over Sessanta cresciuti con “Fotoromanza” e “Bello e impossibile”. Ai quarantenni che ne hanno apprezzato la versione più romantica con “Meravigliosa creatura” e “Io”. Per arrivare ai ventenni che si sono innamorati del suo rock più maturo.

Il concerto con vista sul mare prosegue con la bellissima “Fenomale”, intenso brano che dà il nome al suo tour. Giacca bianca con le maniche larghe, canotta bianca, pantaloni scuri su scarpe rosse. Incontenibile la carica di energia che l’artista scarica sul pubblico attraverso le canzoni dell’ultimo album come Cinema e Piccoli particolari per poi pescare ricordi negli anni Ottanta. Con una incredibile interpretazione dei “Maschi” e “Fotoromanza”, successo del 1984 che segnò la sua consacrazione nel panorama musicale italiano. E tutto il pubblico canta con lei a squarciagola “Questo amore è una camera a gas!”. Di spessore la band che supporta la Nannini. Alle chitarre Davide Tagliapietra e Thomas Festa, Will Medini alle tastiere, sequenze e programmazioni, Moritz Muller alla batteria, Daniel Weber al basso e ai cori Isabella Casucci, Annastella Camporeale e Roberta Montanari.

Piccola pausa, il tempo di ritornare sul palco sventolando la bandiera dei quattro mori intonando “Ragazzo dell’Europa”. Per poi regalare una interpretazione del cuore di “No potho reposare” con Gavino Murgia alle launeddas. Il concerto va avanti tra passato e presente senza una sbavatura, travolgenti brividi fino all’ultimo brano. Per Golfo Aranci è davvero una estate rock.
 

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