La Nuova Sardegna

Salmo: «Ho perso il conto dei tatuaggi»

Dario Budroni
Salmo: «Ho perso il conto dei tatuaggi»

Mezzora a testa per una nottata di rap e adrenalina. Il palco montato davanti al mare è destinato a infiammarsi fin dalle prime battute

21 luglio 2018
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Mezzora a testa per una nottata di rap e adrenalina. Il palco montato davanti al mare è destinato a infiammarsi fin dalle prime battute. Funzionerà così: prima Nitro, poi Fabri Fibra e infine lui, Salmo (foto in alto a destra), il padrone di casa. A lui toccherà una chiusura con i fuochi d’artificio. Tutto comincerà alle 22 di questa sera al molo Brin. Sarà l’evento di punta della maxi convention Olbia Tattoo Show. Un bel progetto tra l’altro promosso anche dalla Lebonski, l’agenzia fondata da Salmo insieme al fratello Sebastiano. Insomma, tatuaggi e musica rap per una nottata che per Olbia rappresenta la punta di diamante del suo cartellone estivo. Un mix, quello tra rap e tattoo, che in un certo senso rappresenta anche l’immagine dello stesso Salmo. «Sì, ho molti tatuaggi. Il numero non lo ricordo, ho perso il conto dopo il terzo. Ma ho ancora un po’ di spazio libero, soprattutto nelle gambe. Ricordo però il primo: era una scritta in giapponese, come si usava ai tempi. Avevo 17 anni».

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Adesso Salmo, all’anagrafe Maurizio Pisciottu, di anni ne ha 34 e dal 2012 è un mostro sacro del rap made in Italy. Questa notte farà ballare la sua città. Ma una volta spente le luci del concerto del molo Brin, il rapper tornerà subito a chiudersi nel suo lavoro. «Sto preparando un nuovo disco. A che numero sono arrivato? È il quinto. E ci sono anche diverse collaborazioni» spiega il rapper e produttore discografico che fin da subito ha dimostrato di essere un fenomeno delle contaminazioni tra generi e arti diverse. Per esempio, Maurizio Pisciottu ha già deciso che dopo l’uscita del disco metterà un po’ da parte la musica. Le sue forze si concentreranno sulla macchina da presa. Non sarà una novità assoluta, visto che nei suoi videoclip, lui, ci ha sempre messo più di uno zampino. Ma sarà un progetto che gli richiederà energie e idee totalmente diverse. «Sono un po’ stanco, quindi con la musica mi fermerò per un po’ di tempo. Diciamo che non andrò proprio a fare cinema, perché oggi sarebbe molto difficile. Tutto è cambiato e la gente al cinema non ci va quasi più. Sono attratto da altre cose, per esempio dalle serie tv. Mi piace recitare e l’ho già fatto, ma non sono di certo un attore. Preferisco il dietro le quinte, preferisco stare dietro la telecamera».

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Prima di buttarsi totalmente sulla macchina da presa, c’è però da sfornare un nuovo disco. E intanto questa sera, davanti al mare della sua città, Salmo regalerà al pubblico alcuni di quei brani che negli anni lo hanno trasformato in uno dei personaggi più interessanti e mai banali del panorama rap. Prima di lui canteranno Nitro, della famiglia Machete, e poi Fabri Fibra, un altro peso massimo del rap made in Italy. «Con Fibra ci siamo conosciuti circa 3 anni fa – dice Salmo –. Ci sentivamo per telefono e poi, un giorno, è venuto a casa mia. Alla fine ha anche collaborato con noi per il Machete mixtape III. Adesso arriva questo concerto a Olbia, penso che sia una cosa interessante». Musica e progetti a parte, il rapper olbiese passa anche il tempo a scovare nuovi talenti. Per esempio, con la collaborazione di Red Bull music, è nata la Salmo Academy, tra Cagliari, Roma e Trento. Un progetto di scouting nel campo del beatmaking, del videomaking e dell’illustrazione. «Abbiamo messo su una bella realtà – spiega Salmo –. L’idea è quella di una factory capace di andare a scovare tutti quei talenti che ci sono in giro. Un po’ come lo è stato la Machete, ma stavolta in scala più grande».
 

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