La Nuova Sardegna

Le danze dal mondo e la promessa di pace

Grande successo ieri sera in Piazza Gallura per il 35° Incontro internazionale del Folclore “Isa Bionda”, sotto la direzione artistica dell’Accademia tradizioni popolari “Città di Tempio” la cui...

24 luglio 2018
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Grande successo ieri sera in Piazza Gallura per il 35° Incontro internazionale del Folclore “Isa Bionda”, sotto la direzione artistica dell’Accademia tradizioni popolari “Città di Tempio” la cui nascita risale al 1966.Lo spettacolo ha avuto un prologo nel pomeriggio con la sfilata dei gruppi partecipanti, per le vie del centro storico. Poi in serata, in piazza, la presentazione dei gruppi. Nell’ordine: Accademia Tradizioni Popolari “Città di Tempio” adulti e bambini, Asociacion Cultural Perù Sentimento y Tradicion di Lima, Gruppo Folk di Bortigiadas adulti e bambini ed infine Tradicional Dance Group Dukati di Kragujeval (Serbia). Subito dopo la presentazione, come accade da 35 anni a Tempio e in tutti gli incontri internazionali del folclore, con tutto il pubblico in piedi, un componente del gruppo di Tempio ha letto la formula di apertura del Festival, che ha il patrocinio del Comune e la collaborazione dell’Associazione Culturale e Folklorica “Ortachis” di Bolotana che ha fornito i gruppi stranieri: «Con la speranza che l’amicizia, la fratellanza, la pace tra i popoli non siano solo enunciazioni ma diventino regole di vita fra tutti i popoli del mondo, a nome di tutti i partecipanti dichiariamo aperto ufficialmente il 35° Incontro Internazionale del Folklore “Isa Bionda” di Tempio Pausania». Una formula che diventa anche una sorta di promessa solenne al termine della quale artisti e spettatori sollevano la mani al cielo a significare che non stringono armi. Un momento atteso sempre con molta emozione. Lo spettacolo, ad ingresso gratuito, è stato presentato con grazia e competenza da Pinuccia Sechi. La scaletta che è seguita ha visto l’esibizione dell’Accademia tradizioni popolari Città di Tempio. il gruppo di ballo dei grandi composto da 13 coppie di ballerini, e la scuola di ballo dei bambini composta da circa 20 elementi. A seguire il gruppo peruviano composto da un corpo di ballo accompagnato da un nutrito complesso strumentale molto applaudito, composto da chitarra, charango (strumento a corda tipico sudamericano), cajon peruano (percussioni) , batteria, quena flute (flauto dritto), bombo (percussioni) e voce. Accolto con molto calore il gruppo di Bortigiadas – composto tra grandi e bambini da circa 40 persone – che ha ripreso l’attività di ballo nel 2014, dopo essere stato protagonista negli anni ’70/’80 del secolo scorso sui palcoscenici sardi. Infine grande ed applauditissima esibizione della Serbia che ha eseguito una serie di balli originari di diverse regioni del Paese. Balli tipici tra cui il “Kolo Serbo” che è la danza più conosciuta e diffusa di tutta l’area. L’audio e le luci della Live Service di Sassari hanno messo in risalto il tutto. (Angelo Mavuli)

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