La Nuova Sardegna

L’universo magico di Federico Fellini

L’universo magico di Federico Fellini

È un tuffo nel magico mondo felliniano fatto di immagini e oggetti del genio della macchina da presa. Ci sono i ciak, ci sono le scenografie e ci sono anche i suoi bozzetti. La mostra “Tra sogno,...

29 luglio 2018
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È un tuffo nel magico mondo felliniano fatto di immagini e oggetti del genio della macchina da presa. Ci sono i ciak, ci sono le scenografie e ci sono anche i suoi bozzetti. La mostra “Tra sogno, magia e realtà” stupirà anche chi di Federico Fellini conosce vita, morte e miracoli. Zero finzioni, nessuna riproduzione. Tutto ciò che si può ammirare nelle sale del museo è straordinariamente vero. L’esposizione inaugurata ieri al museo archeologico di Olbia è una immensa collezione che racconta la vita del regista. È una mostra che parla dei suoi film ma anche della sua sfera privata, dei suoi riti scaramantici e delle sue visioni oniriche. Qui c’è tutto. Non a caso la mostra vanta la benedizione di Roberto Mannoni, amico fraterno e direttore di produzione di Fellini. Un uomo che è rimasto al fianco del maestro fino alla sua scomparsa. «Questo è un affresco generale di Fellini. È una mostra che ci spiega come lavorava e chi era davvero lui» spiega Roberto Mannoni, dalla fine degli anni Sessanta braccio destro del regista che ha fatto la storia del cinema.

Omaggio al maestro

La mostra è promossa dall’associazione culturale “S’Abba e sa pedra” con la collaborazione di “Cineteatro 5 & Cinecittà studios”, più il patrocinio del Comune, che ospita l’esposizione nelle sale del museo archeologico dove si possono ammirare navi di epoca romana e tante altre tracce del passato millenario della città. Una esposizione allestita in uno spazio di 500 metri quadri che racconta chi era davvero Federico Fellini. Si possono scoprire i costumi utilizzati da dive e divi, i ciak, gli attrezzi di scena e le scenografie originali che hanno accompagnato l’intera produzione felliniana, dal Cristo de “La dolce vita” ai faccioni femminili e scultorei della “Città delle donne” fino al leone del “Casanova”. Non mancano poi i bozzetti realizzati dallo stesso Fellini, i tovaglioli dove annotava spunti e tracciava schizzi d’inchiostro sui personaggi che gli apparivano improvvisamente nella mente. E poi ancora provini originali di attori e comparse con commenti autografati, caricature, manifesti e alcune scenografie inedite rimaste incompiute. Affascinanti anche le ricostruzioni parziali di alcuni suoi set. La mostra “Tra sogno, magia e realtà”, che come direttore artistico ha Fabio Alescio, sarà visitabile fino a metà ottobre. Un modo per permettere le visite anche durante il periodo scolastico. Nell’ambito della mostra saranno anche proiettate alcune delle più note pellicole di Fellini: l’8 e il 29 agosto al museo archeologico e il 5 e il 12 settembre al Kara Kiosk dell’aeroporto di Costa Smeralda. È stato poi organizzato un itinerario enogastronomico ideato dallo chef olbiese Paolo Degortes, che ha rivisitato in chiave felliniana alcuni piatti della tradizione romagnola, terra di Fellini.

I ricordi dell’amico

Roberto Mannoni è intervenuto poco prima dell’inaugurazione della mostra. Ha riavvolto il nastro dei suoi ricordi e ha raccontato qualche aneddoto su Fellini. «Lui era uno che disegnava, che prendeva continuamente appunti – racconta Mannoni –. Era un po’ come una spugna, un uomo molto curioso. Per esempio, lui amava invitare a cena molte ragazze e, dopo la sua morte, sono spuntate fuori migliaia di amanti. Ma non era vero, ho sempre dovuto smentire tutto». Presente alla mostra anche un nuovo genio del cinema e degli effetti speciali in particolare: Valerio Tarricone, reduce del premio Oscar per la categoria migliori effetti speciali per il film “Blade runner 2049”. Un giovane talento tra i più stimati anche a Hollywood. «Il cinema di Fellini, visionario e onirico, descrive un mondo di cui sono sempre stato interessato fin dalla mia infanzia – spiega Tarricone –. L’idea di poter rappresentare i sogni in disegni e poi successivamente in film tramite l’utilizzo di software mi ha affascinato da subito».

Città del cinema

Il Comune non ospita la mostra di Fellini per puro caso. «Tutto rientra in un percorso cominciato due anni fa a Cannes e Venezia – commenta l’assessore comunale alla Cultura Sabrina Serra –. Da tempo stiamo promuovendo Olbia come città del cinema. Negli ultimi tempi la città ha anche ospitato due grosse produzioni». Il riferimento è chiaro: il set del film “Loro” di Paolo Sorrentino e il set della serie tv “Catch–22” diretta dal divo americano George Clooney.

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