La Nuova Sardegna

Brunella premia Demuro 

Un acuto da “Mirto d’Oro”

Un acuto da “Mirto d’Oro”

Tutto pronto a Brunella, frazione di Torpè, per la ventiquattresima sagra del Mirto di Brunella che si terrà il 4 e 5 agosto. La manifestazione nata nel 1995 darà visibilità anche quest’anno al...

31 luglio 2018
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Tutto pronto a Brunella, frazione di Torpè, per la ventiquattresima sagra del Mirto di Brunella che si terrà il 4 e 5 agosto. La manifestazione nata nel 1995 darà visibilità anche quest’anno al piccolo paesino collinare con il “Mirto d’Oro”, il premio che viene assegnato per la diffusione e la valorizzazione della cultura sarda nel mondo che sarà consegnato al tenore lirico di fama mondiale, ma sardo di nascita, Francesco Demuro. «La sagra prenderà il via sabato alle 19 con l’apertura degli stand gastronomici e di artigianato, la degustazione e vendita del mirto. Tra le tante attrazioni della serata, si potrà assistere al concerto itinerante del coro “Stellaria de Santu Nigola” e del maestro Luigino Cossu. Alle 22 la serata prosegue con il concerto “Terre Del Ritorno” di Ambra Pintore e dove, nell’intervallo sarà consegnato il premio a Demuro. Grazie per aver pensato a me» ha dichiarato l’artista quando gli è stata comunicata l’intenzione di premiarlo. «Questo mi onora e mi rende molto orgoglioso, perché tutti i riconoscimenti che arrivano dalla mia terra per me hanno un valore aggiunto». Sempre sabato, dalla mezzanotte spazio ai più giovani con il DJ set. Domenica invece spazio al folclore con vari gruppi e canti tradizionali sardi, Sos Oriundos e concerto dei “Durusia” L’edizione 2018 sarà inoltre arricchita da un percorso lungo il quale si incontrano gusto e tradizione, tra stand gastronomici con pietanze fatte in casa e l’esposizione di prodotti artigianali. Nella sede dell’associazione, gestita da un gruppi di giovani del posto, si potrà ammirare la fedele riproduzione dell’antica abitazione sarda e l’esposizione di attrezzi di mestieri ormai dimenticati. Aperta anche la mostra di foto storiche allestita da Pierino Bacciu.

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