La Nuova Sardegna

Alle Bombarde tra musica e idee: i film di famiglia di Luigi Nono

di Monica De Murtas
Alle Bombarde tra musica e idee: i film di famiglia di Luigi Nono

Serena Nono, la figlia del compositore racconta la vita privata e le vacanze del padre attraverso i filmini super 8. Le vacanze e le amicizie sarde, le gite in Barbagia

02 agosto 2018
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La partita di calcio in spiaggia e la prima comunione, le giostre, lo zucchero filato e l’autoscontro. Ogni famiglia ha frammenti di ricordi in 8mm, immagini silenziose, un po’ sgranate che conservano il loro fascino anche nell’era dello smartphone. Sì perché quelle riprese imperfette lontanissime dal nitore assoluto dell’alta definizione hanno la forma e il colore dei ricordi. Decisa a raccontare queste atmosfere, e salvare in digitale la ricca collezione di super otto trovata nella soffitta di casa, la regista Serena Nono ha realizzato il documentario “I film di famiglia”.

Il lavoro racconta un periodo che va dal 1959 al 1974 è stato realizzato dal padre Luigi Nono, musicista impegnato e scrittore veneziano e dalla madre Nuria figlia del compositore Arnold Schoenberg. La pellicola verrà presentata questa sera alle 21 all’interno del festival “5 registe per 5 film” organizzato da Cinearena e Moderno Cityplex nel cortile di Palazzo Ducale. Serena Nono apprezzata pittrice, ex fidanzata di Massimo Cacciari, dopo aver esposto le sue opere in tutto il mondo in questi ultimi anni si è dedicata anche al cinema come la sorella Silvia attrice ed ex moglie di Nanni Moretti.

«Quando ho salvato i filmati su supporto digitale – dice Serena Nono – li ho guardati dopo tanto tempo ed è stata una grande emozione. Non solo per il rivedermi bambina in momenti di quotidianità ma anche per le ambientazioni che raccontano l’atmosfera culturale, politica e sociale di quegli anni. Per questo ho pensato di montare un documento che non riguardasse solo Luigi Nono e la sua famiglia ma un periodo artistico e politico davvero unico dove c’era la consapevolezza di essere cittadini del mondo. Rivedere frammenti dei nostri viaggi a Cuba, Cile, Mosca durante gli anni 60’ e ’70 è stato un modo per ricostruire l’impegno politico di mio padre. Per noi erano solo vacanze, per lui no. Vedendo il documentario credo si possa capire perché il suo impegno politico fosse inscindibile dalla ricerca artistica».

«Fare musica – dichiara Luigi Nono nel documentario – è un modo d’intervenire nella società, perché il musicista è un uomo del proprio tempo e partecipa ai drammi del proprio tempo». Alcune immagini sono più private e riprendono Nono impegnato in partite di calcio e ping pong nel giardino della sua casa della Giudecca a Venezia, e insieme ad amici ed artisti vari tra cui: Claudio Abbado, Massimo Mila, Marino Zuccheri, Yevgeny Yevtushenko e alcuni membri del The Living Theatre. Molti ricordi di Serena sono ambientati in Sardegna perché Luigi Nono negli anni ’70 aveva acquistato una casa ad Alghero, alle Bombarde accanto a quella di Claudio Abbado suo grande amico.

«I miei genitori erano innamorati di quei luoghi –prosegue– e dal 1975 in poi abbiamo sempre passato l’estate in Sardegna. Per me Alghero è casa e non ci vivo solo in estate anzi preferisco l’inverno, quando è meno affollata. Anche mio padre amava la Sardegna “fuori stagione” spesso veniva ad Alghero da solo per lavorare a qualche composizione nella casa delle Bombarde aveva una stanza-studio. Ho tante immagini in super otto di quegli anni e tanti ricordi ma non li ho inseriti nel film perché erano tutti momenti privati, di vacanza. Mi ricordo partite di calcio a Fertilia e tanti tramonti su Capocaccia e gite in barca insieme alla mia famiglia e a quella di Abbado. Ci piaceva andare verso punta Giglio e l’Isola Piana. C’era un posto bellissimo dove facevamo il bagno spesso, Claudio lo chiamava la Grotta della Cenerentola ma forse era un nome inventato da lui l’acqua era di un verde incredibile».

Oltre il mare Nono amava molto l’entroterra sardo. «Facevamo tante gite, in particolare nella zona di Orgosolo – prosegue – dove mio padre andava a trovare un suo grande amico il poeta e sindacalista Peppino Marotto con cui condivideva passione letteraria e ideali politici. In occasione di una memorabile festival dell’Unità che si svolse alla Giudecca nel 1974 mio padre partecipò attivamente alle varie fasi organizzative, tra i vari ospiti c’era anche una delegazione d’Orgosolo invitata da lui». Le riprese amatoriali di Luigi e Nuria raccontano una vita divisa tra il quotidiano e l’impegno politico di due veneziani cittadini del mondo.

Sul finale una perfetta sintesi di questo film di famiglia che è il racconto di un’epoca: Intellettuali celebri e compagni della Giudecca montano insieme le impalcature della festival dell’Unità mentre alcuni bambini tra cui Serena e Silvia salgono in barca per accogliere un altro gruppo di amici che arriva in laguna per suonare: sono gli Inti Illimani.

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