La Nuova Sardegna

Panettieri, omaggio a Mina per aprire “Time in Jazz”

di Andrea Massidda
 Panettieri, omaggio a Mina per aprire “Time in Jazz”

Dal palco di piazza Santa Caterina a Sassari una rilettura di classici intramontabili Oggi le tappe sul Monte Limbara, ad Arzachena, a Erula e sulla costa di Posada

08 agosto 2018
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SASSARI. Una delle voci più interessanti del panorama nazionale e internazionale, Greta Panettieri, che propone i suoi brani più recenti e poi si confronta con quelli più famosi di Mina senza alcun timore reverenziale, ma anzi riproponendoli in chiave jazz e con la sicurezza di chi sa che un’operazione del genere – concessa a pochissime cantanti in tutto il mondo – se la può permettere. Lo ha capito e sottolineato con lunghissimi applausi anche il pubblico che ieri sera nel centro storico di Sassari ha gremito piazza Santa Caterina per assistere all’anteprima del festival Time in Jazz, diretto da Paolo Fresu, che tuttavia comincerà ufficialmente stamattina nel territorio intorno a Berchidda, cioè dove la rassegna è nata ormai trentuno anni fa.

Accompagnata sul palco da ottimi musicisti come Max Ionata ai sassofoni, Andrea Sammartino al pianoforte, Daniele Mencarelli al basso e Alessandro Paternesi alla batteria, Greta Panattieri – che è anche polistrumentista perché suona il violino, la chitarra e il pianoforte – ha cominciato la sua performance con “Sono qui per te” e “Se telefonando”, pezzo storico scritto per quanto riguarda i testi da Maurizio Costanzo (sic) e per la musica dal gigantesco Ennio Morricone. Classici intramontabili che fanno spellare le mani a qualsiasi platea, proprio come è accaduto ieri sera, anche grazie alla bravura della band (capace di fare a tratti funk puro) e alla voce, davvero straordinaria, della protagonista. Groove pazzesco. E persino il meteo, che ha risparmiato Sassari dall’acquazzone che si nel pomeriggio si era abbattuto sulla vicina Alghero, era in stato di grazia.

In mezzo a questi brani molto accattivanti, tra un assolo e l’altro, Greta – romana cresciuta artisticamente a New York – infila altri evergreen portati al successo da Mina. In particolare, dall’immenso repertorio della Tigre di Cremona tira fuori l’intramontabile “E se domani” (eseguita soltanto con la voce e il pianoforte: Mina la propose per la prima volta nel 1965 durante una puntata del programma Studio Uno), l’altrettanto celebre “Parole parole” (su una storia d’amore che si trascina vuota e senza passione, riempita solo da lodi melense), “Non gioco più” e “Brava”, divertissment costruito apposta per evidenziare le incredibili capacità vocali di Mina, che ne restituì un’esecuzione strabiliante. Un pezzo ancora adesso insuperato punto d’arrivo per molte cantanti.

Oggi Time in Jazz lascia Sassari per il primo vero atto del festival nel territorio berchiddese, ma anche per la prima della serie di produzioni originali proposte da questa edizione numero trentuno: protagonista solitario, stamattina alle 9 al Demanio Forestale Monte Limbara Sud, è il pianista salentino William Greco, classe 1987. Cambio di scenario e di atmosfere, a mezzogiorno, per seguire al Nuraghe Albucciu di Arzachena il talento del giovane batterista Giovanni Gaias: berchiddese, ventidue anni compiuti a gennaio, guiderà il suo trio con Jim Solinas (Hammond, piano, synth, basso) e Giuseppe Spanu (chitarra), per presentare in anteprima le sonorità blues e funk del suo album d’esordio “Nannigroove Experience”. Nuovo spostamento, nel tardo pomeriggio, alle 18, per un altro progetto originale: a Erula è di scena (alla Chiesa del Cuore Immacolato di Maria) un trio composto da Enrico Zanisi, Gabriele Evangelista e Emanuele Maniscalco.

L’ultimo impegno della giornata inaugurale porta il festival in riva al mare, precisamente alla Torre di San Giovanni, sulla costa di Posada: qui, alle 21, torna in scena la voce di Greta Panettieri, ma con un repertorio diverso rispetto a quello proposto la ieri sera a Sassari; una variazione anche nell'organico, che insieme ad Andrea Sammartino al pianoforte, Daniele Mencarelli al basso e Alessandro Paternesi alla batteria, vede ai sassofoni (alto e soprano) il talentuoso Cristiano Arcelli.



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