Los Angeles film, Moreno passa la selezione
di Andrea Massidda
Il regista sassarese in semifinale con il corto “The chosen one”. L’anno scorso aveva vinto con “Eyes”
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SASSARI. Una villa lussuosa e dal passato inquietante, oscure presenze, esorcismi. Sono gli ingredienti “da paura” del cortometraggio “The chosen one” (“Il prescelto”) , secondo capitolo della trilogia del regista sassarese Alfredo Moreno. Il quale, dopo aver trionfato con “Eyes” l’anno scorso nella sezione horror del prestigioso Los Angeles Film Festival, la più importante rassegna al mondo di cinema indipendente, ieri ha ricevuto la comunicazione ufficiale che anche la nuova produzione (The chosen one, appunto) ha superato la selezione e a gennaio si contenderà la vittoria con altri 15 film finiti in semifinale al concorso californiano. Per Moreno, 42 anni, una grandissima gioia che lo ripaga di tanti sforzi (anche economici) fatti in nome della sua grande passione per la settima arte. «Sì – ammette lui stesso – effettivamente il fatto che abbiamo selezionato una mia opera ancora una volta mi riempie di soddisfazione. Certo, fare il bis con un’altra vittoria non sarà facile, ma io ci spero e comunque andrà a finire sarà un successo, soprattutto se si considera che per giungere sino a questo punto del festival questo mio corto ha dovuto sbaragliare la concorrenza la concorrenza di tremila cortometraggi provenienti davvero da ogni angolo del mondo».
La storia ha come protagonista una donna che si trasferisce con il suo bambino in una casa ereditata. Gli altri personaggi, il giardiniere della villa e un prete. Ovviamente in quella casa cominceranno a succedere cose strane. Esattamente come “Eyes” anche “The chosen one” è stato girato a Villa Pozzo, in viale Caprera a Sassari, oggi in stato di abbandono. «Un luogo dal quale ho tratto ispirazione – dice Moreno –. Mi ha colpito l’atmosfera che vi aleggia, e così ho deciso che ne avrei tratto il soggetto per il mio nuovo film. Ma alcune scene le ho girate anche ad Alghero, precisamente nella cattedrale di Santa Maria».
L’intera trilogia (“il terzo capitolo, “Resurrection”, è attualmente in fase di post produzione) sarà proiettata interamente a Sassari tra un anno. E il pubblico la potrà vedere come se fosse un lungo metraggio.
La storia ha come protagonista una donna che si trasferisce con il suo bambino in una casa ereditata. Gli altri personaggi, il giardiniere della villa e un prete. Ovviamente in quella casa cominceranno a succedere cose strane. Esattamente come “Eyes” anche “The chosen one” è stato girato a Villa Pozzo, in viale Caprera a Sassari, oggi in stato di abbandono. «Un luogo dal quale ho tratto ispirazione – dice Moreno –. Mi ha colpito l’atmosfera che vi aleggia, e così ho deciso che ne avrei tratto il soggetto per il mio nuovo film. Ma alcune scene le ho girate anche ad Alghero, precisamente nella cattedrale di Santa Maria».
L’intera trilogia (“il terzo capitolo, “Resurrection”, è attualmente in fase di post produzione) sarà proiettata interamente a Sassari tra un anno. E il pubblico la potrà vedere come se fosse un lungo metraggio.