L’affascinante avventura dei retabli
Sono testimonianze storiche del passato catalano-aragonese della Sardegna. Sono immense macchine d’altare, ideate e costruite da maestranze e botteghe. I retabli sono protagonisti della serata in...
10 agosto 2018
1 MINUTI DI LETTURA
Sono testimonianze storiche del passato catalano-aragonese della Sardegna. Sono immense macchine d’altare, ideate e costruite da maestranze e botteghe. I retabli sono protagonisti della serata in programma domenica 12 agosto al Museo della Tonnara di Stintino. Alle 19 Maria Paola Dettori, storica dell’arte, funzionaria della Soprintendenza Archeologia, dialogherà con Vittoria Spissu e Caterina Virdis Limentani, autrici del libro “La via dei Retabli. Le frontiere europee degli altari dipinti nella Sardegna del Quattro e Cinquecento”. Sarà presente Carlo Delfino, editore dell’opera. Il volume, interamente dedicato alla produzione di retabli in Sardegna tra Quattrocento e Cinquecento, oltre a fornire nel dettaglio le immagini dei dipinti tuttora conservati nell’Isola, consente di seguire il fluire delle corrispondenze tra retabli sardi e dipinti realizzati nel Levante spagnolo, illustrando per la prima volta nello specifico prestiti e analogie con le fonti grafiche nordiche, con la pittura flandro-iberica, la pittura fiamminga e la maniera moderna italiana.
La Sardegna tra XV e XVI secolo si presenterà come regno-crocevia, capace di accogliere interessanti invenzioni stilistiche.
La Sardegna tra XV e XVI secolo si presenterà come regno-crocevia, capace di accogliere interessanti invenzioni stilistiche.