La Nuova Sardegna

I registi di domani protagonisti a CineMartis

di Carlo Chessa
I registi di domani protagonisti a CineMartis

Chiusura con i cortometraggi dei giovani filmmaker girati a Martis durante i quattro giorni del festival

12 agosto 2018
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MARTIS. Scrivere, dirigere e montare un film in quattro giorni. Anche se si parla di un cortometraggio non è certo facile. Una sfida accettata da studenti ed ex allievi della Scuola civica di cinema e dell’Accademia di Belle Arti di Sassari, che da giovedì si sono trasferiti a Martis per partecipare, divisi in quattro gruppi, alla prima edizione del festival CineMartis organizzato dal Comune e dal Nuovo Circolo del Cinema Ficc in collaborazione con l’Accademia e il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission.

Oggi, dalle 21 in piazza Regina Elena per la chiusura della manifestazione, i loro quattro lavori girati nel territorio comunale potranno essere visti dal pubblico e ci sarà la premiazione dei migliori. Oltre alle proiezioni serali di opere importanti, con ospiti registi affermati e non solo, gli organizzatori hanno infatti ideato questo innovativo contest cinematografico per dare una possibilità a giovani filmmaker di mostrare il loro talento e allo stesso tempo valorizzare alcuni luoghi simbolo del paese scelti come set per i corti: la cascata di Triulintas, l’ex stazione, la foresta pietrificata, la Chiesa di San Pantaleo.

Hanno girato vicino alla bellissima cascata Cristiano Mattei, Andrea Bacciu, Gaia Lampis e Francesca Panu che hanno potuto contare su un interprete d’eccezione: il giovanissimo Andrea Arru, di Ploaghe, già protagonista come modello di una campagna per Giorgio Armani e ora sempre più appassionato di cinema. “Gli piace tantissimo recitare”, racconta il padre Roberto che lo accompagna sempre sul set. Quella di Martis è la sesta esperienza come attore iniziata qualche anno fa con un corto della Scuola civica di cinema di Sassari.

Il sorteggio, così sono state assegnate le varie location, ha invece portato a lavorare sulla ex stazione Federico Floris, Prince Boateng, Margherita Puledda, Silvia Napolitano. La foresta pietrificata fa da sfondo al breve film di Letizia Dessì, Riccardo Pinna, Francesca Macis e Manuel Soro mentre la chiesa di San Pantaleo ha ispirato la storia di Roberto Fara, Gianpaolo Stangoni, Paola Ruiu e Adriana Perra.

Ad assegnare i premi, oltre quello del pubblico, una giuria guidata dallo sceneggiatore Antonio Manca che nella stessa serata presenterà il film di chiusura di CineMartis: “La ragazza del mondo”, che ha scritto insieme al regista Marco Danieli (vincitore del David di Donatello). Protagonisti del lungometraggio Michele Riondino e Sara Serraiocco. Giulia, la ragazza protagonista del film, e la sua famiglia sono Testimoni di Geova. Rigide regole religiose non permettono relazioni sentimentali con chi non fa parte della comunità. Facendo proselitismo ha modo di conoscere Libero, un ex-spacciatore appena uscito dal carcere, di cui si innamora. La sorella li scopre ed avverte i genitori e quindi la comunità. A Giulia viene chiesto di interrompere la relazione, pena l'uscita dai Testimoni, ma la ragazza decide di non arrendersi.



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