La Nuova Sardegna

La sagra 

Tutto pronto ad Aritzo per il ferragosto alternativo in montagna con il famoso sorbetto sardo preparato dagli artigiani locali

Tutto pronto ad Aritzo per il ferragosto alternativo in montagna con il famoso sorbetto sardo preparato dagli artigiani locali

Tre giorni per un ferragosto alternativo in montagna, con iniziative mirate a valorizzare le risorse locali. E soprattutto alla riscoperta della carapigna, il tipico sorbetto aritzese dalle origini...

12 agosto 2018
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Tre giorni per un ferragosto alternativo in montagna, con iniziative mirate a valorizzare le risorse locali. E soprattutto alla riscoperta della carapigna, il tipico sorbetto aritzese dalle origini antiche, fabbricato dagli artigiani locali con il ghiaccio delle neviere di Funtana Cugnada, Genna e Crobu, Sa Serra e in altri siti in territorio di Desulo, gestiti dagli aritzesi, che per due secoli gestirono l’appalto per il ghiaccio. Quest’ultimo è l’ingrediente principale, assieme al succo di limone e qualche aroma. Ad Aritzo viene fatta ancora in maniera tradizionale; due recipienti sovrapposti, gli ingredienti, un abile gioco di polso e il sorbetto più antico della Sardegna è servito. Per la gioia dei turisti. Un rito che sarà riproposto a cura di Chicco Floris e soci, che da anni riproducono il sorbetto aritzese, tramandandone la storia e la tradizione, e trasformandolo nella principale attrattiva del programma della XVI Sagra della carapigna e degli artigiani in piazza, che inizierà domani, lunedì 13 agosto, e continuerà fino al giorno di ferragosto. Organizzata dal centro commerciale naturale e dagli artigiani locali, la sagra è patrocinata dal Comune e dalla Regione. In un paese che già da luglio registra un buon afflusso turistico, grazie alla intelligente promozione generata dai ritiri del Cagliari e di altre squadre di calcio, gli artigiani si sono impegnati per assicurare un ferragosto alternativo, all’insegna della cultura e dei prodotti locali. Si inizia con un percorso museale, che valorizza i luoghi simbolo della cultura aritzese. Dai monumenti del centro storico, all’eco museo della montagna, potranno essere visitati gli angoli più suggestivi del paese. Martedì 14 la sagra entra nel vivo, con l’apertura degli stand dei prodotti tipici. E con gli strumenti tradizionali, il ghiaccio e gli aromi, la carapigna sarà fatta degustare ai visitatori dalle 11 alle 13, al pari del torrone e dei dolci tipici del paese. Lungo il corso di Aritzo sarà poi possibile acquistare il meglio delle produzioni locali e dei centri vicini. La sera sarà animata dal concerto itinerante del coro Bachis Sulis. Il giorno di ferragosto, oltre l’apertura degli stand sono previste escursioni nel territorio comunale, con possibilità di visita ai castagni di Geratzia, alle neviere di Funtagna Cugnada e agli angoli di pregio di Aritzo. Lungo il corso del paese ci sarà il consueto allestimento di stand, le degustazioni dei prodotti, che saranno ripetute al mattino e nel pomeriggio. Il sindaco Gualtiero Mameli e l’assessore al turismo Giuseppe Pili hanno voluto evidenziare «l’impegno degli artigiani per la riuscita della festa, che rappresenta un importante momento di promozione turistica e dei prodotti agroalimentari aritzesi e del territorio». Per giungere ad Aritzo, non vi sono particolari difficoltà. Dai rifugi marini dell’Ogliastra o del Nuorese si può percorrere la statale 389 fino al bivio di Genna ’Erru, poi proseguire per Fonni, quindi Desulo, Belvì e Aritzo. Dal Cagliaritano invece si può percorrere la strada statale 131 con deviazione a Furtei, per poi proseguire fino a Barumini, Gesturi, Laconi, bivio di Ortuabis e infine ad Aritzo. Dall’Oristanese, il percorso più indicato è quello verso Simaxis, Allai, Samugheo, Atzara da cui prendere la strada per Meana e svoltare al bivio con Belvì.

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