La Nuova Sardegna

Cuscini di posidonia nei chioschi in spiaggia

Cuscini riempiti di posidonia, le comuni alghe che all’inizio dell’estate si trovano in banchi sulle spiagge e in particolare sui bagnasciuga, da posizionare nelle spiagge di Villasimius ad uso dei...

14 agosto 2018
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Cuscini riempiti di posidonia, le comuni alghe che all’inizio dell’estate si trovano in banchi sulle spiagge e in particolare sui bagnasciuga, da posizionare nelle spiagge di Villasimius ad uso dei bagnanti. L’iniziativa «Sidonia», unica in Sardegna, è dell’Area marina protetta Capo Carbonara, in collaborazione con Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), nell’ambito del progetto Stratus per la gestione e valorizzazione di località turistiche costiere in tre aree pilota: Sardegna, Liguria, Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Una delle attività previste è la gestione sostenibile della posidonia spiaggiata, al fine di rendere fruibile il litorale e nel contempo valorizzare questa risorsa naturale così importante. Alla fine della stagione estiva, la posidonia sarà restituita alla spiaggia. I 40 cuscini realizzati, delle dimensioni di 1m x 1m, sono rivestiti in polipropilene e vengono distribuiti agli stabilimenti balneari di Villasimius delle strutture insignite del marchio Stratus, che ne certifica l’impegno a proteggere l’ambiente: Porto Giunco, chiosco Notteri, Pullman Timi Ama, Hotel Fiori di maggio, Hotel Cormoran e Hotel Simius Playa. Verranno posizionati in un’area dedicata e un pannello divulgativo ne descriverà le caratteristiche in modo da informare i turisti dell’importanza di questo materiale fornito dalla natura e sui possibili impieghi.

Le praterie di posidonia oceanica sono infatti fondamentali per la qualità degli ambienti litorali: costituiscono un’importante zona di nursery e rifugio per un gran numero di pesci, molluschi e crostacei; attraverso la fotosintesi producono ossigeno e sono fonti di nutrimento per animali erbivori, lo sviluppo delle matte contribuisce a stabilizzare il fondale marino, aiuta a ridurre l’intensità del moto ondoso sulle coste impedendone l’erosione. Le banquettes formate da posidonia spiaggiata possono superare il metro di spessore e rappresentano una protezione naturale per le spiagge, attenuando i danni provocati dalle mareggiate.

«Il nostro obiettivo è trasmettere il concetto che la posidonia non è un male, sebbene la sua presenza in spiaggia possa risultare antiestetica e certe volte e le alghe non siano esattamente profumate - spiega il direttore dell’Amp, Fabrizio Atzori - e con il suo utilizzo in ambito turistico, in questo caso la realizzazione di cuscini, vogliamo sensibilizzare i nostri visitatori sul tema». Per una volta inoltre viene superato il problema dello smaltimento di una risorsa naturale che crea sempre problemi al momento della pulizia delle spiagge prima dell’arrivo dei bagnanti.

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