La Nuova Sardegna

Cristina Parodi: «La Sardegna che amo e il nuovo programma alla Rai»

Alessandro Pirina
Cristina Parodi: «La Sardegna che amo e il nuovo programma alla Rai»

La giornalista e conduttrice tv da settembre racconterà in tv le “prime volte” degli italiani

17 agosto 2018
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Cristina Parodi da settembre racconterà su Raiuno le “prime volte” degli italiani. Vip e persone comuni si alterneranno nel suo show della domenica per raccontare il loro primo bacio, il loro primo viaggio, il loro primo incontro. Insomma, la prima volta in cui hanno provato un’emozione. Alla Nuova la conduttrice televisiva racconta la sua prima volta in Sardegna. «Ero molto piccola, ero venuta con i miei genitori. Ai tempi volevano costruire una casa dalle parti di Porto Rafael. Il progetto non è andato a buon fine, ma siamo rimasti una settimana nell’isola. Anche se io non ricordo nulla. La mia vera prima volta in Sardegna, dunque, risale a 20 anni fa quando sono venuta con mio marito Giorgio (Gori, ndr). Benedetta aveva solo 2 anni, Alessandro quasi uno e Angelica non era nemmeno nata. Avevamo preso una casa in affitto a Punta Marana, nel golfo di Marinella, perché Giorgio ricordava di esserci stato anni prima a casa di amici. Siamo arrivati in questo posto meraviglioso e non ce ne siamo più andati».

Da vent’anni Punta Marana è il vostro rifugio estivo.

«I nostri figli sono cresciuti qui: Alessandro ha fatto il primo passo in quella casa presa in affitto. Marana è il posto migliore per chi ha bambini, che ogni anno si ritrovano. Senza contare la vista sul golfo di Marinella che non ha eguali. E ovviamente la bellezza del mare. Immancabili le gite in barca con gli amici, soprattutto con quelli che amano pescare. Oppure gli aperitivi in spiaggia fino a mezzanotte, senza neanche una luce».

In Sardegna solo mare?

«No, anzi. Ogni tanto ci piace andare a scoprire le zone dell’interno. Pochi giorni fa con Giorgio siamo stati a Gorropu: che meraviglia, un posto unico, bellissimo. Amiamo andare alla scoperta della Sardegna meno conosciuta. Anche il sud ha dei posti incantevoli».

Dopo vent’anni di Sardegna quali sono i luoghi del cuore di Cristina Parodi?

«Amo la chiesetta della Madonna del Monte, sulla collina che domina il golfo di Marinella. Un posto meraviglioso, dove andiamo sempre a comprare i rosari. E poi l’Agnata…».

Anche Dori Ghezzi ha raccontato che almeno una volta all’anno insieme a suo marito fate tappa a Tempio.

«È un appuntamento che mi piace da morire. Giorgio è molto legato a Fabrizio, lo aveva voluto incontrare da ragazzino proprio all’Agnata. È lui che me lo ha fatto conoscere bene. E abbiamo avuto modo di incontrare nella nostra vita una donna straordinaria come Dori».

Quando si parla di Sardegna si parla anche di cucina.

«Pecorino, pane carasau e vermentino sono il massimo. Per non parlare dei malloreddus con la salsiccia o della zuppa gallurese. Solitamente da Formentera rientro a casa dimagrita, in Sardegna invece ingrasso sempre un po’».

Differenze tra la vacanza a Formentera e in Sardegna?

«A Formentera si vive molto la spiaggia e poco la barca. È un’isola molto selvaggia più bella dall’interno che dal mare. E non ci sono grandi occasioni mondane. A Formentera i tacchi non esistono, finito l’aperitivo dopo le 10 di sera non si fa nulla, al massimo si resta in spiaggia. In Sardegna c’è più vita notturna, per quanto noi frequentiamo poco ristoranti e locali e preferiamo stare a Marana tra una casa di amici e l’altra».

In questi vent’anni è cambiata molto la Sardegna?

«Forse si è costruito un po’ troppo. Sono comparsi molti residence che prima non c’erano. Per il resto, un anno c’è più gente, ci sono più barche, un altro anno meno. Questa stagione mi sembra buona».

In Sardegna per lavoro?

«Una volta tantissimi anni fa quando mi occupavo di sport mi mandarono a seguire un incontro di boxe. Era un campionato mondiale. È stata un’esperienza agghiacciante, perché la boxe è uno sport che mi ha sempre fatto impressione».

Lei è stata la prima a condurre il Tg5 nel 1992. Cosa pensa dell’iniziativa di Enrico Mentana di creare una testata per i giovani giornalisti?

«È un idea bellissima, che non poteva che venire da un giornalista bravo, capace e avanti come Enrico. Quando ho iniziato al Tg5 Enrico aveva 40 anni, oggi è un senatore, il più bravo giornalista tv. Ed è giusto che metta la sua capacità, la sua professionalità a disposizione di chi fatica a trovare un posto».

Dopo l’esperienza di Domenica in a settembre condurrà, sempre la domenica pomeriggio su Raiuno, “La prima volta”. Che tipo di show sarà?

«Sarà una trasmissione sulle emozioni delle persone che mi racconteranno la loro prima volta. Che potrà essere una cosa allegra, drammatica, sicuramente carica di emozioni. Le prime volte di una persona sono miliardi: la prima volta in cui una persona si è dichiarata, in cui ha preso l’aereo, ha visto l’oceano, ha recuperato l’uso degli arti dopo un incidente. Racconteremo questo tipo di emozioni in studio e attraverso filmati girati in esterno. Saranno coinvolte anche persone famose ma i protagonisti saranno soprattutto cittadini comuni ».

Che tipo di stagione tv sarà?

«Spero più facile di quella dello scorso anno. In Rai si è in attesa di capire come cambieranno i vertici, ma i palinsesti sono interessanti e ricchi di proposte, giuste per il servizio pubblico. Anche “La prima volta” va in quella direzione: un programma di intrattenimento per chi la domenica la voglia di emozionarsi».



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