La Nuova Sardegna

Pitzorno racconta l’isola di Eleonora d’Arborea

Una giornata ricca di appuntamenti oggi ad Alghero al festival letterario “Dall'altra parte del mare”. Alle 12 la scrittrice Cristina Caboni sarà la protagonista di un “aperitivo con l'autore” (nello...

26 agosto 2018
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Una giornata ricca di appuntamenti oggi ad Alghero al festival letterario “Dall'altra parte del mare”. Alle 12 la scrittrice Cristina Caboni sarà la protagonista di un “aperitivo con l'autore” (nello spazio all'aperto della Libreria Cyrano) durante il quale converserà del suo romanzo “La rilegatrice di storie perdute”. Dopo il successo de “Il giardino dei fiori segreti”, tradotto in numerose lingue, Cristina Caboni offre al lettore un romanzo sul potere dei libri.

Alle 19.30 si torna a Lo Quarter con la scrittrice Bianca Pitzorno che insieme con Paolo Cau presenterà, in anteprima nazionale, il suo nuovo libro “La canzone di Federico e Bianchina”, dedicato al piccolo Federico d’Arborea (figlio di Eleonora) e alla sua giovanissima promessa sposa Bianchina, figlia del Doge di Genova Nicolò Guarco. Siamo nel 1382. Federico viene dalla Sardegna, isola indomita e ventosa; Bianchina vive a Genova, dove le strade respirano al ritmo del mare. I due bambini non si conoscono, non si sono mai visti quando vengono promessi in matrimonio dai loro ricchi e nobili genitori. Il patto stabilisce che le nozze verranno celebrate tra dieci anni, quando i piccoli fidanzati avranno raggiunto la pubertà. Dieci anni per crescere insieme all'ombra dei fiori di melo della dote di Bianchina; dieci anni per giocare, sognare viaggi alla scoperta del mondo, imparare a conoscersi e volersi bene, oppure a litigare, dieci anni per prepararsi al futuro. Ma i matrimoni sono scritti in cielo, e nel cielo di Genova c'è il vento che soffia tempestoso. Bianca Pitzorno è considerata la più importante autrice italiana per l'infanzia. Dal 1970 a oggi ha pubblicato più di quaranta libri per bambini e ragazzi, molti dei quali di grande successo e tradotti in tutto il mondo. Nel 2012 Bianca Pitzorno è stata finalista al Premio internazionale Andersen.

Alle 21 un momento dedicato al potere curativo delle parole con il neuro scienziato Fabrizio Benedetti che dialogherà con Francesco Abate e Massimo Bray partendo dal libro “La speranza è un farmaco”. Fabrizio Benedetti è professore di Fisiologia umana e Neurofisiologia all’Università di Torino.

Chiuderà la serata, alle 21,50, “Il cuore di Chisciotte”, uno spettacolo di recitazione, musiche e illustrazione animata con Gek Tessaro. Un viaggio visionario e poetico attraverso l'opera di Cervantes: un susseguirsi di suggestioni liriche nelle quali i "cuori" rappresentano i sentimenti e la passione, interpretando i grandi temi del Don Chisciotte, cavaliere errante diventato matto grazie alla lettura, forza travolgente e inarrestabile.



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