La Nuova Sardegna

Mauro, in bici fino al Circolo polare

di Roberta Fois
Mauro, in bici fino al Circolo polare

C’è chi le vacanze estive preferisce passarle sotto l’ombrellone o a lasciarsi baciare dal sole nuotando nelle acque turchesi del nostro splendido mare. C’è chi prende treni, aerei o navi da crociera...

31 agosto 2018
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C’è chi le vacanze estive preferisce passarle sotto l’ombrellone o a lasciarsi baciare dal sole nuotando nelle acque turchesi del nostro splendido mare. C’è chi prende treni, aerei o navi da crociera per raggiungere mete lontane e mozzafiato. Poi, c’è Mauro Abbate che di luoghi spettacolari questa estate ne ha visti parecchi e la sua meta da sogno l’ha raggiunta in un modo decisamente poco convenzionale. Armato di bici, tenda, spirito avventuriero e una manciata di follia ha lasciato tutto e si è tuffato nel viaggio più adrenalinico della sua vita che lo ha portato a realizzare il suo più grande sogno e a spedire la sua cartolina da Capo Nord, il luogo che gli aveva conquistato il cuore e ora vi resterà per sempre in un ricordo magico e indelebile. Triatleta trentenne, lo scorso 25 maggio è partito da Oristano, la sua città, e ha percorso circa 7500 chilometri in 101 giorni. Ha attraversato lo stivale in sella alle sue due ruote arrivando fino al circolo polare artico in Norvegia, poi ha nuotato nelle fredde e turbolente acque che bagnano le coste delle isole Lofoten e ha corso fino a raggiungere il punto più a nord d’Europa nell’isola di Magerøya, il suo sogno vissuto sul filo dell’avventura, piazzando la tenda nei posti più disparati, a godere del sole di mezzanotte e ad abitare paesaggi indescrivibili.

Centuno giorni, in cui la sua casa è stato il mondo e la sua famiglia le persone che l’hanno aiutato. «Il momento che ho sognato e immaginato per anni è arrivato, dopo un viaggio che non poteva essere più duro ma nemmeno più bello e che ricorderò per tutta la vita. Provo una gioia indescrivibile» ha scritto ieri mattina Mauro Abbate sui suoi profili social alla fine del suo viaggio.

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