La Nuova Sardegna

E al Lido spunta un corto girato a Carloforte

di Simone Repetto
E al Lido spunta un corto girato a Carloforte

In concorso anche “Gagarin mi mancherai” di Domenico De Orsi e co-prodotto da Antonio Efisio Scanu

04 settembre 2018
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CARLOFORTE. La Sardegna sbarca a Venezia anche con un cortometraggio in concorso domenica scorsa all’interno della trentatreesima edizione della Settimana internazionale della critica. Un film di 20 minuti dal titolo “Gagarin, mi mancherai”, che rappresenta l’esordio nella scena che conta del regista pugliese Domenico De Orsi, girato tra la Puglia e l’isola di San Pietro. Partner privilegiato di De Orsi in questo nuovo progetto è il giovane carlofortino Antonio Efisio Scanu, in qualità di co-produttore e aiuto regista. La collaborazione tra i due, si è materializzata anche nelle location in cui si sono tenute le riprese. Oltre ai paesaggi pugliesi sconfinati e lunari di Altamura e Gravina Puglia, la troupe ha registrato molti frame a Carloforte, nella campagne all'interno dell'isola di San Pietro, per cogliere in pieno le suggestioni offerta da luoghi particolari, come i terreni e i giardini delle “baracche”, tipiche case rurali tabarchine.

La sinossi del corto vede i due interpreti principali, Nicola De Paola nel ruolo di Ivan e Marina Savino in quello di Sofia, vivere da sopravvissuti all'estinzione della specie in un mondo dove la natura si presenta impervia ed ostile. Spinto dal desiderio di altrove, l'uomo si rifugia nella sua immaginazione. Visita i villaggi abbandonati, raccoglie rottami e progetta improbabili macchine volanti. La donna lo osserva da lontano. Almeno finché dal cielo qualcosa precipita al suolo e irrompe nella loro vita. Si tratta di un ospite inatteso, che li costringerà a interrogarsi su temi esistenziali, quali identità, realtà e desiderio, e sull’atto stesso di immaginare.

«L'idea di realizzare questo lavoro è nata un paio di anni fa un po' casualmente, subito dopo la realizzazione del primo corto della nostra nuova società di produzione Sete», ha spiegato Scanu. «Doveva essere girato in Puglia. Poi, ho portato il regista a Carloforte e se ne è innamorato, al punto da voler riprendere anche nell’isola, come luogo perfetto per ambientare le vicende. Non pensavamo minimamente di essere selezionati, ma quando un critico ha visto in anteprima il lavoro, ci ha detto che era di rilievo e meritevole di essere valutato ad alti livelli. Essere arrivati a Venezia tra i filmati in concorso, prima ancora di sapere il risultato, ci ha dato comunque un’enorme soddisfazione».

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