La Nuova Sardegna

Sgarbi quotidiani vent’anni dopo

di Roberto Petretto
Sgarbi quotidiani vent’anni dopo

Chi sarà il bersaglio degli strali di Vittorio Sgarbi nella prossima edizione di “Sgarbi quotidiani”? Sono trascorsi quasi venti anni dall’ultima puntata (il 13 maggio del 1999) della trasmissione...

06 settembre 2018
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Chi sarà il bersaglio degli strali di Vittorio Sgarbi nella prossima edizione di “Sgarbi quotidiani”? Sono trascorsi quasi venti anni dall’ultima puntata (il 13 maggio del 1999) della trasmissione che andava in onda ogni giorno su Canale 5. Polemiche, discussioni e anche tante querele erano l’humus nel quale cresceva il successo del programma che aveva anche una non secondaria componente sarda: alla regia c’era l’oristanese Filippo Martinez (a destra nella foto) che dovrebbe essere nuovamente nella squadra del critico d’arte prestato alla politica. Sgarbi dà per sicuro il ritorno della sua trasmissione sulle reti Mediaset (con un trasloco dall’ammiraglia verso Rete 4, divenuta, nel frattempo, il canale più votato alle news), mentre il regista oristanese appare più prudente: «Vedremo, è un’ipotesi alla quale si sta lavorando. Se si farà dovrei esserci, ma per ora non c’è nulla di definito. Diciamo che siamo al 40 per cento delle possibilità». Il binomio Sgarbi-Martinez è collaudato e ha resistito al carattere pirotecnico di entrambi. Martinez aveva messo la firma su scenografia e sigla, anche con i suoi dipinti. Portò anche i Salis, gruppo storico della musica progressive sarda degli anni ‘60 e ‘70, alla ribalta nazionale del programma: il brano “Ninna nanna del vecchio facchino” fu per un periodo sigla della trasmissione. Dalla sua tribuna televisiva quotidiana Sgarbi trovava ogni giorno un bersaglio, un tema, una polemica sulla quale prodursi nella sua spesso colorata dialettica. Sono passati 20 anni e molte cose sono cambiate. Compresi i protagonisti di quella avventura di successo. Il ritorno è un po’ una scommessa.

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