La Nuova Sardegna

Villacidro Dal 23 settembre 

Al Premio Dessì dieci giorni di presentazioni e spettacoli

Al Premio Dessì dieci giorni di presentazioni e spettacoli

Eppur si muove, il Premio Dessì, tra tradizione e innovazione. Il concorso letterario intitolato all’autore di Paese d’ombre si terrà come sempre a Villacidro dal 23 settembre al 3 ottobre e prevede...

08 settembre 2018
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Eppur si muove, il Premio Dessì, tra tradizione e innovazione. Il concorso letterario intitolato all’autore di Paese d’ombre si terrà come sempre a Villacidro dal 23 settembre al 3 ottobre e prevede una ricca kermesse di incontri, spettacoli, passeggiate letterarie, gemellaggi e collaborazioni con altri festival sardi come Marina Café Noir e Tuttestorie. Protagonisti di questa trentatreesima edizione, i finalisti annunciati dalla giuria del premio sono, per la sezione narrativa, Sandra Petrignani con “La Corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg”, uscito per Neri Pozza, Maria Pia Ammirati con “Due mogli. 2 agosto 1980” (Mondadori), Giuseppe Marcenaro con “Dissipazione di carte, corpi e memorie” (Il Saggiatore). «Tre generi diversi a dimostrazione dell’attitudine al confronto laico – ha sottolineato Duilio Caocci a nome della giuria –, dalla biografia che non vuole essere tale, e però illumina attraverso la figura della Ginzburg, la cultura italiana di metà Novecento, raccontata attraverso la penna di un’altra scrittrice come Sandra Petrignani; passando per il saggio erudito di Marcenaro che nasce dall’ordinare libri e carte della biblioteca, per finire con Ammirati che racconta la bomba alla stazione di Bologna attraverso le vite di due donne alle prese con una nuova consapevolezza sulle scelte di sessualità, maternità, famiglia.

Per la sezione poesia, il Premio Dessì ha scelto Alberto Bertoni, accademico bolognese e poeta che si rilegge in chiave generazionale nella raccolta antologica “Poesie 1980-2014”, Paolo Fabrizio Iacuzzi, allievo di Bigongiari, esempio della ricerca di un nuovo ordine dopo le aporie del Novecento col libro “Folla delle vene, il museo che di me affiora”, Vincenzo Mascolo nel volume “Q. e l’allodola” indaga i motivi della marginalità della poesia contemporanea, cui risponde con «ambizioni anacronistiche, riferimenti a Queneau e spartiti musicali», in terzine dantesche.

Il premio speciale della giuria, composta da un gotha di italianisti e scrittori di cui fanno parte Anna Dolfi, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Massimo Onofri, Mario Baudino, Stefano Salis, Gigliola Sulis e Duilio Caocci, andrà quest’anno a Ernesto Ferrero, una vita in Einaudi come direttore editoriale, critico e saggista che ha diretto il Salone del Libro di Torino fino al 2016. Due premi speciali della Fondazione Banco di Sardegna e Fondazione Dessì saranno assegnanti allo psichiatra gentile Vittorino Andreoli e al giornalista Ferruccio De Bortoli. La cerimonia che assegna il Premio Dessì 2018 ai vincitori, serata clou della manifestazione, è in programma, sabato 28 settembre alle 18, in piazza Municipio.

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