La Nuova Sardegna

La pazza idea di Gigi: in parapendio a 88 anni

La pazza idea di Gigi: in parapendio a 88 anni

Luigi Porcu, meccanico in pensione di Ghilarza, si è lanciato in volo a Sedini guidato dal figlio, istruttore della disciplina

16 settembre 2018
3 MINUTI DI LETTURA





Nessun uccello vola appena nato, ma arriva il momento in cui il richiamo dell’aria è più forte della paura di cadere e allora la vita gli insegna a spiegare le ali.

Per Gigi quel momento è arrivato e non importa se ha appena compiuto 88 anni, l’importante è essere riuscito a volare, nel blu dipinto di blu e felice di stare lassù.

Luigi Porcu, meglio conosciuto come Gigi, è un arzillo vecchietto nato a Ghilarza nel 1930 e nella vita ha fatto il meccanico fin da quando aveva 13 anni, ma ha sempre amato vivere in modo un po’ spericolato, soprattutto in sella alla sua moto di allora, una mitica Gilera. Una moglie, sposata 52 anni fa, tre figli e una vita da eterno ragazzo sempre in cerca di piccole follie, come quella di arrampicarsi sugli alberi fino all’età di 80 anni.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.17257485:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.17257485:1653508264/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

E sabato scorso, proprio nel giorno del suo 88esimo compleanno, ha deciso, nonostante il glaucoma che lo ha reso quasi cieco e diversi problemi di deambulazione, di provare l’emozione del volo in tandem con suo figlio Marino, pilota di parapendio dal 1995 e cofondatore dell’associazione di volo “Aero Club i Grifoni”.

Marino, da buon istruttore di questa affascinante specialità ha scelto il sito di volo di Littigheddu, sulle colline di Sedini che si affacciano sul Golfo dell’Asinara, dove opera da alcuni anni l’associazione sportiva Cross Country 2.0, sito che si presta molto bene a questo tipo di voli e garantisce maggiore sicurezza, ma anche perché vi si creano quasi sempre le condizioni ottimali per il volo in parapendio.

Al momento del decollo una folla di turisti e di appassionati ma anche di curiosi ha applaudito e incoraggiato il “nonnino volante” per il suo battesimo del volo, in un simpatico momento di entusiasmo collettivo.

Per Gigi è stata, manco a dirlo, un’emozione grandissima. Ha raccontato le sue sensazioni in volo e di come percepisse nonostante i suoi problemi di vista i cambi di quota attraverso il cambiamento della temperatura dell’aria sulla pelle. Il volo, un momento che Gigi aveva sempre sognato, tanto che a suo figlio aveva manifestato spesso la volontà di fare un tuffo tra le nuvole.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.17257484:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.17257484:1653508263/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

Ora che la sua abilitazione per i voli in tandem è stata ampiamente sperimentata, Marino ha deciso di portare suo padre lassù, insieme a lui. E ora che Gigi ha saputo che detiene il record sardo del più anziano in volo con parapendio è ancora più soddisfatto e orgoglioso.

Tant’è che una volta tornato a casa e riconquistata la sua poltrona preferita, con un sorriso sornione ha detto al figlio: «Dimmi la verità. Non avresti mai creduto che avessi il coraggio di farlo».
 

In Primo Piano
L’intervista in tv

Alessandra Todde: «L’Italia non è il paese della felicità che racconta la premier Giorgia Meloni»

Le nostre iniziative