La Nuova Sardegna

letteratura 

Pordenonelegge apre mercoledì con un omaggio a Cappello

ROMA. È una ciliegia, nella convinzione che «un libro tira l’altro», l’immagine di Pordenonelegge 2018, la festa del libro che s’inaugura dopodomani con un ricordo speciale del poeta Pierluigi...

17 settembre 2018
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ROMA. È una ciliegia, nella convinzione che «un libro tira l’altro», l’immagine di Pordenonelegge 2018, la festa del libro che s’inaugura dopodomani con un ricordo speciale del poeta Pierluigi Cappello, a quasi un anno dalla morte, di cui sarà presentato “Un prato in pendio. Tutte le poesie 1992-2017” (Rizzoli), l’opera omnia con alcuni inediti.

Oltre 600 gli autori tra italiani e stranieri che saranno ospiti dell’edizione numero 19 del festival, che si fa sempre più internazionale, fino al 23 settembre in 40 location del centro di Pordenone, e 58 le anteprime tra cui spiccano il seguito di “Ritratto di signora” di Henry James scritto da John Banville, in uscita per Guanda, che porterà la protagonista a chiudere i conti con il passato e prendere in mano il proprio destino. Tra le star Arturo Perez Reverte con il noir “L’ultima carta è la morte” (Rizzoli) che vede l’agente Lorenzo Falco alla prese con la guerra civile spagnola. Grande attesa anche per Jeffery Deaver con il thriller “Il taglio di Dio” (Rizzoli), per il grande scrittore egiziano Ala Al-Aswani, che ci riporta in piazza Tahir con “Sono corso verso il Nilo” (Feltrinelli).

Tante le novità tra gli autori italiani come Michela Murgia che inaugura la nuova collana “Passaparola” di Marsilio, Antonio Scurati che torna con “M. il figlio del secolo” (Bompiani), un viaggio attraverso il fascismo e la parabola di una nazione e Valerio Massimo Manfredi con “Quinto comandamento” (Mondadori), ispirato alla storia vera di un missionario guerrigliero. Carlo Lucarelli sarà al festival con il nuovo giallo “Peccato mortale” (Einaudi), Lilli Gruber è attesa con “Inganno” (Rizzoli) e Oscar Farinetti con “Quasi” (La Nave di Teseo), il volume in cui poesie, pensieri e suggestioni dell’autore si integrano alle illustrazioni di Marco Nereo Rotelli e a un testo del jazzman-filosofo Massimo Donà.

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