La Nuova Sardegna

Antonio Marras veste lo Zingarelli

Angiola Bellu
Antonio Marras veste lo Zingarelli

Un’edizione limitata del dizionario firmata dallo stilista sarà messa all’asta a Milano in una serata di beneficenza

20 settembre 2018
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MILANO. Il luogo per eccellenza dei significati e delle parole: un dizionario. Una nuova sfida per Antonio Marras: lo stilista algherese vestirà un’edizione limitata del caro vecchio Zingarelli, lo storico dizionario della lingua italiana edito da Zanichelli e pubblicato per la prima volta in fascicoli nel 1917 e in volume nel 1922. Un’opera che tutti abbiamo avuto tra le mani e che dal 1933 – anno della sua dodicesima edizione – è stato il primo vocabolario italiano ad essere aggiornato ogni anno. «Un’esperienza straordinaria – ci racconta Marras – perché lo Zingarelli è un oggetto che ha accompagnato me e ancora accompagna intere generazioni a scuola. È quel mattone pesante che ci si portava appresso e che poi ci aiutava a svolgere i compiti in classe. Da dislessico non riconosciuto, a scuola avevo qualche problema con le parole. Lo Zingarelli era un ancoraggio sicuro». Un incontro, quello tra Antonio Marras e la casa editrice bolognese, nel segno della creatività: «Hanno pensato di farmi lavorare a una copertina tutta mia, un’opera in qualche modo unica». Alcune copie del dizionario saranno “vestite” dallo stilista saranno battute all’asta da Lella Costa e da Geppi Cucciari durante una serata di beneficenza il prossimo novembre al Mudec di Milano: «Sono molto contento e molto preoccupato – dice Marras – Spero che vada bene».

Marras però non smette il lavoro abituale. E’ infatti tra i protagonisti della Settimana della moda in corso a Milano, con le collezioni primavera-estate 2019. Quest’anno la Fashion Week (18\24 settembre) ha messo in calendario 60 sfilate con oltre cento tra eventi e presentazioni. Tra le maison più importanti del Made in Italy attesissimo è l’appuntamento con l’arte e i racconti di Marras, sulla ribalta domani nela Sala Cavallerizze di via Olona, un affascinante edificio nel cuore di Milano – inagibile fino al 2016 e riqualificato a seguito di un importante intervento di recupero architettonico - all’interno del complesso che ospita il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica. Sfilata blindatissima quella dell’artista algherese, ma non del tutto per i lettori della Nuova a cui dedica generosamente un’anteprima della storia che metterà in scena, svelandoci il “fil rouge” dell’evento che – ci dice – tratterà di mare (questa volta in tempesta) e di ripari, di isole a noi vicine e di terre lontane: «La sfilata racconterà – ci anticipa lo stilista – di un rifugio forzato. E’ la storia di una nave che deve riparare nell’isola dell’Asinara». Quindi in passerella scopriremo, narrate attraverso il coinvolgente linguaggio di Marras, la storia vera una principessa etiope mandata in esilio in Sardegna, Romane Worq, primogenita del Negus d’Etiopia Hailé Selassié e in quanto tale confinata, dal 1937 alla fine del 1939, sull’isola dell’Asinara. Universalmente riconosciuto come artista internazionale – dal 2003 espone le sue opere in prestigiose gallerie; è stato protagonista alla Biennale di Venezia come alla Triennale di Milano – Marras è in costante dialogo con altri artisti e altre discipline e non rinuncia a mettersi in gioco in ambiti diversi.

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