La Nuova Sardegna

Anticorpi come se non ci fosse un domani

di Gabriella Grimaldi
Anticorpi come se non ci fosse un domani

Presentata ieri in redazione l’ultima pellicola dei fratelli Michele e Stefano Manca per la regia di Igor Biddau

22 settembre 2018
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SASSARI. I russi straricchi conoscono la Sardegna per le bellezze che ammirano dai loro yacht ormeggiati nei porticcioli della Costa Smeralda, i russi in generale invece conoscono la Sardegna per le risate che si fanno seduti sulle poltroncine delle sale cinematografiche. Strano ma vero: Pino & Gli Anticorpi, oltre che i sardi e gli italiani, fanno sganasciare dal ridere il popolo esteuropeo con il loro umorismo surreale. Lo hanno detto i numeri degli incassi al box office del primo lungometraggio realizzato dai fratelli Michele e Stefano Manca, “Bianco di Babbudoiu”, che hanno visto il film dei comici sassaresi piazzarsi al secondo posto nel gradimento del pubblico. Un successo così travolgente che la nuova pellicola, le cui riprese cominceranno lunedì 24 settembre all’Asinara, è stata già venduta in Russia dove verrà distribuita in ben 500 sale sparse in tutto il Paese. Si intitola “Come se non ci fosse un domani” e ieri è stata presentata nella sala conferenze della Nuova Sardegna, visto che il quotidiano è partner della produzione. «Parla della precarietà esistenziale che affligge i nostri tempi - ha detto Stefano, affiancato da Michele, dal regista Igor Biddau, che aveva già firmato Babbudoiu e dall’attore Tim Daish -, e del tentativo perlopiù maldestro, di alcuni personaggi, di ribellarsi alla totale mancanza di prospettive lavorative vivendo alla giornata. Ma siccome si tratta di imbecilli queste scelte hanno conseguenze disastrose. Che fanno ridere, speriamo». Visto il successo del primo film, proiettato a suo tempo nei festival cinematografici di mezza Europa, la scelta è stata quella di realizzare un prodotto internazionale e di distribuirlo in ben 86 Paesi sulle piattaforme di Amazon e Netflix e sul mercato americano. Il percorso è quello tracciato dalla commedia all’italiana che ha segnato la storia del cinema, con il racconto parcellizzato in nove episodi ciascun dei quali è come un corto. L’unico filo conduttore, appunto, è la scelta di abbandonare tutto e vivere soltanto nell’attimo fuggente. «Il primo episodio che gireremo all’Asinara - ha spiegato il regista Biddau -, è la storia di un uomo che si ritira sull’isola per vivere come un selvaggio ma il piano non gli riuscirà per una serie di coincidenze nefaste». Ma i set saranno dislocati, per scelta della produzione Babbudoiu Corporation, Firenze Produzioni Cinematografiche e Pilot Kino, in tutto il Nord Sardegna tra Alghero, Porto Torres, Bosa e il Meilogu. «La cosa bella - ha aggiunto Michele - è che in questa squadra si lavora con serenità, non ci sono tensioni e quindi le premesse per realizzare un buon prodotto ci sono tutte». Tra i particolari trapelati durante la presentazione, le vicende fantozziane di un astronauta sfigato e la presenza di personaggi storici come Pino La Lavatrice, Cosimo e Josh lanciati oltre i confini regionali dai fratelli sassaresi in trasmissioni cabarettistiche di successo come Zelig e Colorado. Le riprese di “Come se non ci fosse un domani” termineranno il 22 dicembre e il film uscirà nelle sale ad aprile 2019. Se prima in quelle russe o in quelle italiane è ancora da decidere.

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