La Nuova Sardegna

Il miracolo della Madonna che parlò ai fedeli

La chiesa di Santa Tecla è testimone della storia millenaria del suo attiguo convento. La sua fondazione risalirebbe infatti intorno al 700 grazie all’arrivo nell’isola dei monaci Antoniani, qualche...

22 settembre 2018
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La chiesa di Santa Tecla è testimone della storia millenaria del suo attiguo convento. La sua fondazione risalirebbe infatti intorno al 700 grazie all’arrivo nell’isola dei monaci Antoniani, qualche secolo dopo arrivarono gli ordini monastici fondati da San Benedetto Cassinesi e i Vallombrosiani. A questi ultimi si deve la presenza nella chiesa della Porta Santa, privilegio che nella diocesi hanno solo le comunità di Nulvi e di Luogosanto. La cerimonia dell’apertura e della chiusura della Porta Santa perdurò sino al 1785. Poi si interruppe, ma nel 1985 la cerimonia è stata ripristinata. La chiesa di Santa Tecla fu sede di due eventi miracolosi catalogati in Vaticano, il miracolo della campana che suonava da sola, “se tocava da por si”e il miracolo della Madonnina del Rimedio, una piccola tela raffigurante la Vergine con il bambino, pare misteriosamente trovata nell’orto del convento, che durante una veglia di preghiera per chiedere la cessazione di una terribile pestilenza, esattamente il 25 aprile del 1652 parlò ai fedeli dicendo «Io sono la vostra salvezza, io sono il vostro rimedio». La peste a Nulvi cessò prima che altrove e grazie a questo prodigio. (m.t)

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