La Nuova Sardegna

Il “Pranzo romanzo” apre Florinas in giallo

di Grazia Brundu
Il “Pranzo romanzo” apre Florinas in giallo

Ma un festival letterario ce l’ha un sapore, o è fatto solo di parole e pagine stampate? “Florinas in Giallo. L’isola dei misteri” ce l’ha. Il suo è un sapore di note agrumate, speziatura elegante,...

22 settembre 2018
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Ma un festival letterario ce l’ha un sapore, o è fatto solo di parole e pagine stampate? “Florinas in Giallo. L’isola dei misteri” ce l’ha. Il suo è un sapore di note agrumate, speziatura elegante, retrogusto secco, con una leggera acidità rinfrescante. È un sapore colorato: giallo, ovviamente; anzi, paglierino. È il sapore di Trama Gialla, la birra artigianale nata per il festival dalla passione per le materie prime di qualità del mini birrificio P3 Brewing Company, che dal 27 al 30 settembre renderà ancora più esuberanti gli appuntamenti tra gli scrittori e i lettori, e aggiungerà nuovi brividi – questa volta di piacere – a quelli provocati dalle storie di crimini e misfatti. Trama Gialla non sarà, però, l’unico sapore del festival organizzato dal Comune di Florinas in collaborazione con l’Associazione Itinerandia e le librerie Azuni e Cyrano. Accanto ai racconti e alle presentazioni, la nona edizione dà grande importanza ai momenti conviviali.

Così domenica 30 settembre metterà a tavola insieme autori e pubblico per il “Pranzo romanzo” (su prenotazione), curato dal critico gastronomico Giovanni Fancello e preceduto da “Su Ziru” (alle 12), un aperitivo itinerante per i bar di Florinas, durante il quale Francesco Abate e Carlo A. Melis Costa presenteranno il libro scritto a quattro mani, “El corregidor” (Piemme), in compagnia di Lalla Careddu.

Il “Pranzo romanzo” sarà apparecchiato alle 13.30 in via Roma, nel piazzale delle scuole elementari. Per il menu gli organizzatori si sono ispirati agli ospiti del festival e alla loro provenienza geografica, e si sono divertiti a spargere indizi sulle origini controverse di alcuni piatti. Tra le portate, un risotto alla San Vittore, ispirato a “L’ombra del campione” di Luca Crovi, ambientato nella Milano degli anni Venti; le melanzane alla Montelepre alla maniera di Gavino Zucca (“Il giallo di Montelepre”), e la porchetta occultata, un omaggio ai tanti ospiti romani del festival, ma personalizzata con elementi della cucina sarda. Per dessert, “enigma del dolce sardo piemontese”: per scoprirlo, basta aggiungere un posto a tavola. Prenotazioni: associazione.itinerandia@gmail.com, o 347 9158007.

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