La Nuova Sardegna

Osservanti e Cappuccini lotta per la processione

I due monasteri di Nulvi raccontano una storia carica di fede, di cultura ma anche di mistero. Le leggi Siccardi li cancellarono definitivamente e i due grandi edifici passarono allo Stato...

22 settembre 2018
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I due monasteri di Nulvi raccontano una storia carica di fede, di cultura ma anche di mistero. Le leggi Siccardi li cancellarono definitivamente e i due grandi edifici passarono allo Stato determinando purtroppo la scomparsa degli antichi documenti. Del convento dedicato al dottore serafico San Bonaventura si sa che venne inaugurato dai frati Minori Osservanti il 15 luglio del 1646 e che disponeva di una immensa e preziosa biblioteca. Il suo orto botanico (dove ora sorge un’area verde comunale) divenne fonte di innovazioni per gli agricoltori del posto. Fra gli Osservanti e i Cappuccini di Santa Tecla nacque presto una sorta di rivalità, in particolare sul privilegio di sfilare per primi in occasione delle processioni. I Cappuccini avevano dalla loro il fatto che si erano insediati a Nulvi da maggior tempo, gli Osservanti rivendicavano tale diritto perché nella famiglia francescana l’ordine dei Cappuccini e posteriore di secoli. La diatriba (che sfociò in vere e proprio risse) fu risolta con un giudizio inappellabile del papa Innocenzo IX che con una bolla pontificia del 19 gennaio 1679 sancì il diritto di precedenza degli Osservanti. (m.t.)

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