Tre stilisti sardi alla fiera “White” di Milano
Adelaide Carta, Anna Mattarocci e Silvio Betterelli partecipano al salone dedicato ai nuovi brand
22 settembre 2018
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SASSARI. Sardegna sempre più protagonista alla moda di Milano. Tre stilisti sardi, Adelaide Carta di Guspini, Anna Mattarocci di Cagliari e Silvio Betterelli di Macomer, presenteranno le loro creazioni alla fiera White, il salone che punta a scoprire i nuovi brand.
L’appuntamento è al Tortona Fashion District (nell’area dell’ex Ansaldo), su una superficie espositiva che arriva a 20mila metri quadrati per accogliere i 22mila visitatori previsti. Tra di loro non solo buyer provenienti da tutto il mondo, ma anche operatori del settore e fashion addicted che vogliono scoprire nuove tendenze e soprattutto nuovi brand. In questa edizione saranno presenti 511 marchi, di cui 243 new entry e 187 provenienti dall’estero. La fiera punta a far scoprire il meglio delle piccole-medie imprese sia italiane, che internazionali non solo della moda ma anche degli accessori.
Le borse e borsette in sughero di Adelaide C. , le marsine settecentesche e le camicie dalle maniche a kimono di Anna Mattarocci, e i cappotti estivi in cashmere colorato del macomerese Betterelli, saranno i grandi protagonisti del salone White, grazie alla collaborazione tra Confartigianato Imprese Sardegna e Confexport.
«Ancora una volta portiamo nel gotha della moda internazionale l’eccellenza del fashion regionale – dice Stefano Mameli, segretario regionale di Confartigianato – White è il più importante salone della moda donna in Italia. La partecipazione di queste imprese è la prova che anche in Sardegna si può lavorare bene, realizzando produzioni che non temono la concorrenza. E, lo diciamo con orgoglio, i nostri artigiani della moda non sono secondi a nessuno». «Al White gli stilisti sardi potranno mostrare le loro produzioni e la loro creatività», dice convinta Michela Zio, direttore artistico di ConfExport.
«Confartigianato è decisa a sostenere il settore della moda. L’esperienza dell’anno scorsa è stata un successo – continua Mameli – per questo abbiamo lavorato affinché anche in questa edizione potesse esserci, nuovamente, una congrua rappresentanza delle nostre realtà artigiane. Quello della moda è un settore importante in Sardegna. È una perla da coltivare, valorizzare e far conoscere in tutto il mondo».
L’appuntamento è al Tortona Fashion District (nell’area dell’ex Ansaldo), su una superficie espositiva che arriva a 20mila metri quadrati per accogliere i 22mila visitatori previsti. Tra di loro non solo buyer provenienti da tutto il mondo, ma anche operatori del settore e fashion addicted che vogliono scoprire nuove tendenze e soprattutto nuovi brand. In questa edizione saranno presenti 511 marchi, di cui 243 new entry e 187 provenienti dall’estero. La fiera punta a far scoprire il meglio delle piccole-medie imprese sia italiane, che internazionali non solo della moda ma anche degli accessori.
Le borse e borsette in sughero di Adelaide C. , le marsine settecentesche e le camicie dalle maniche a kimono di Anna Mattarocci, e i cappotti estivi in cashmere colorato del macomerese Betterelli, saranno i grandi protagonisti del salone White, grazie alla collaborazione tra Confartigianato Imprese Sardegna e Confexport.
«Ancora una volta portiamo nel gotha della moda internazionale l’eccellenza del fashion regionale – dice Stefano Mameli, segretario regionale di Confartigianato – White è il più importante salone della moda donna in Italia. La partecipazione di queste imprese è la prova che anche in Sardegna si può lavorare bene, realizzando produzioni che non temono la concorrenza. E, lo diciamo con orgoglio, i nostri artigiani della moda non sono secondi a nessuno». «Al White gli stilisti sardi potranno mostrare le loro produzioni e la loro creatività», dice convinta Michela Zio, direttore artistico di ConfExport.
«Confartigianato è decisa a sostenere il settore della moda. L’esperienza dell’anno scorsa è stata un successo – continua Mameli – per questo abbiamo lavorato affinché anche in questa edizione potesse esserci, nuovamente, una congrua rappresentanza delle nostre realtà artigiane. Quello della moda è un settore importante in Sardegna. È una perla da coltivare, valorizzare e far conoscere in tutto il mondo».
