La Nuova Sardegna

La vecchia Sassari Fotografie d’epoca 

Un amarcord per immagini

Basta fermarsi un attimo davanti al monitor di un computer, o semplicemente con lo smartphone in mano, per fare un viaggio nel tempo, un tuffo nel passato di Sassari. Basta concentrarsi per pochi...

22 settembre 2018
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Basta fermarsi un attimo davanti al monitor di un computer, o semplicemente con lo smartphone in mano, per fare un viaggio nel tempo, un tuffo nel passato di Sassari. Basta concentrarsi per pochi secondi su quelle immagini in bianco e nero, per riuscire a sentire i suoni degli zoccoli dei cavalli e le ruote dei carretti sferragliare sui selciati, ma anche le grida dei bambini e il vociare confuso degli uomini in piazza.

Da alcuni giorni è online un sito straordinario, www.sassari900.it, che raccoglie oltre 800 fotografie d'epoca della città, divise per quartieri e vie. A realizzarlo è stato un ex poligrafico della Nuova Sardegna, Gianni Usai, da poco in pensione, che ha raccolto queste immagini nel corso di tanti anni, andando nei mercatini, ma anche in rete, e raccogliendo le più svariate pubblicazioni dedicate a Sassari.

«Quelle immagini erano nel mio hard disk da troppo tempo - racconta Gianni Usai -, e allora perché non catalogarle, dividerle per quartieri e pubblicarle su un sito? Queste immagini raccontano una città che oggi è profondamente cambiata. Scatti in bianco e nero, per lo più, che mostrano la bellezza delle ville liberty, sciaguratamente abbattute per far spazio ad anonimi edifici; vecchie case rase al suolo, ad esempio in Largo Cavallotti, dove ora sorge il “grattacielo nuovo”».

Sul sito, però, non ci sono solo fotografie. Gianni Usai ha creato una sezione “Come eravamo”, dove si può leggere un po’ di storia della città tratta dai racconti fatti da Enrico Costa nel suo libro “Sassari”. «Enrico Costa ha tramandato gli usi e le abitudini dei nostri antenati - spiega il creatore del sito - attraverso le disposizioni sul commercio, la sanità, la vita materiale e i codici comportamentali che avevano forza di legge, citati negli Statuti della repubblica di Sassari emanati nel 1316 e trascritti nel 1850 da Pasquale Tola». Sul sito sassari900.it la storia della città è arricchita anche dalla trascrizione di un libro edito dalla Reale Stamperia di Cagliari nel 1783 dal titolo “Della città di Sassari, notizie compendiose sacre e profane” scritto da Giuseppe Cossu, ma anche dagli spaccati di vita raccontanti dal sacerdote Vittorio Angius che ha utilizzato i dati del censimento pubblicati dalla commissione statistica del Comune di Sassari nell’anno 1846.

«Quella che ho voluto fare è una ricerca della memoria - conclude il meticoloso Gianni Usai -, insomma, qualcosa che ci rappresenta, come ricorda una frase sulla prima pagina del sito scritta dal poeta contemporaneo messicano Octavio Paz: “La memoria non è ciò che ricordiamo, ma ciò che ci ricorda. La memoria è un presente che non finisce mai di passare”».

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