La Nuova Sardegna

“il sesto indizio”, oggi la presentazione ad alghero 

Generazione inquieta nel noir di Sechi

di Erika Pirina

I fratelli Carta investigatori alla disperata ricerca della verità

28 settembre 2018
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ALGHERO. Giovanni Sechi, algherese di 33 anni, è entrato nel mondo della scrittura iniziando da piccoli racconti presentati a tre concorsi che l'hanno visto vincitore. Con il thriller “Solo tre regole” pubblicato da Panda Edizioni ha avviato la sua carriera da romanziere e ora con “Il sesto indizio” in sole quattro settimane ha ricevuto la proposta editoriale della Fanucci ed è entrato nel catalogo noir nazionale. In 320 pagine il libro, che sarà presentato oggi alle 18.30 alla Libreria Il Labirinto Mondadori di Alghero, racconta la storia dell'agenzia investigativa Orpheus dei fratelli Carta Enrico e Salvatore, il primo ex insegnante di religione insoddisfatto, il secondo ex poliziotto dedito al divertimento sconsiderato, con forti tendenze autodistruttive. La loro specializzazione è alquanto originale: rintracciare persone scomparse e date per morte, anche dopo tanti anni. E il caso al quale si dedicano durante un serrato susseguirsi di colpi di scena li metterà a dura prova. «Attraverso Enrico, Salvatore e tutti gli altri è un'intera generazione che si racconta – spiega Giovanni –, con i fratelli Carta emerge la rinuncia di sé stessi per l'altro, per la verità». «Io non sono venuto a portare la pace ma la spada, l'unico modo per raggiungere la verità»: il motto tatuato sulla pelle dagli investigatori Carta dice tanto della psicologia dei personaggi che ha voluto far emergere Giovanni Sechi. «Ho cercato di far capire quanto si è disposti a rinunciare alla serenità, alla pace e al proprio io pur di far emergere la verità. Il conflitto interno del teologo Enrico racconta il rapporto che in tanti vivono con la religione e con i grandi quesiti esistenziali. Condivido con il lettore dubbi e perplessità e ricerco le risposte, insieme ai lettori, attraverso i romanzi. I thriller e noir ti permettono di descrivere l'uomo, l'umanità a 360 gradi, anche nel suo lato più oscuro».

Figlio di un'Alghero alla ricerca del cambiamento, Giovanni Sechi cerca con la scrittura un modo per dare risposte alla sua generazione che ha vissuto tra la noia, la ricerca di una vita altrove, la necessità di evadere. Giovanni è tra coloro che hanno scelto di costruire con la comunità, frequentando Rondine Cittadella di Pace per lavorare sull'integrazione e sulla sostenibilità. Esperto in consulenza ambientale, oggi vive a Milano dove lavora in uno studio di consulenza legale per le certificazioni ambientali.

«Ora nel cassetto c'è un'altro appuntamento con i fratelli Carta dell'agenzia Orpheus – svela in anteprima Giovanni –. Ambientando il libro ad Alghero farei emergere il rapporto della città con il turismo. Ciò che porta di buono e le sue negatività».

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