La Nuova Sardegna

Il corto di Mannoni all’Immigration Day

Il corto di Mannoni all’Immigration Day

Il regista cagliaritano racconta l’odissea di una siriana che parte alla ricerca del suo bambino

06 ottobre 2018
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MILANO. Un bambino di sei anni ha bisogno della sua mamma. Lo ripete Nour Al Alalwan. Parla del figlio che non può riabbracciare da tre anni perché si trova in Inghilterra, con la sorella del marito, dove lei non può andare. Una storia raccontata in “Six years old needs a mother”, corto realizzato dal regista Tomaso Mannoni in collaborazione con la giornalista Valentina Careddu che è stato presentato in anteprima nazionale al Milano Film Festival in occasione dell’Immigration Day. Nour ha 32 anni, è scappata dalle bombe in Siria. Affidato il figlio di soli tre anni alla cognata che parte per l’Inghilterra, Nour fugge portandosi dietro Mira, la figlia di dieci anni, nella speranza di avere un futuro migliore. Attraversano il mare rischiando la vita, con un piccolo gommone vanno dalla Turchia in Grecia e poi, passando per la Macedonia, la Serbia, la Croazia e l’Austria, arrivano finalmente in Germania, dove ottiene i documenti. Mentre il marito, che in Siria era un professore di matematica nelle scuole, si reca invece negli Emirati Arabi, ad Abu Dhabi, dove oggi pulisce piscine negli hotel di lusso per guadagnare qualche soldo da inviare alla famiglia in Germania. Nour continua a pensare al bambino lasciato alla zia e spera di poterlo riabbracciare prima possibile, ma scopre che un sistema di leggi e burocrazia glielo impedisce. L’ambasciata inglese rifiuta la sua richiesta per diverse volte. Un venditore di passaporti le consiglia allora di andare a Londra passando per l’Italia, dove i controlli dovrebbero essere meno severi. Si imbarca a Francoforte e raggiunge Milano per poi arrivare in Sardegna. Nour Al Alalwan viene fermata all’aeroporto di Elmas-Cagliari con un passaporto falso mentre cerca di raggiungere il figlio a Londra. Denunciata, si trova in stato di fermo nel centro migranti di Cagliari con la figlia di dieci anni. Tomaso Mannoni cerca di indagare con la telecamera «quello spazio tra due donne che parlano, quel senso di vuoto lasciato dalla guerra e dalle bombe - afferma il regista -, quel dolore incolmabile di una madre senza un figlio». Una madre che racconta il suo viaggio della speranza alla ricerca di una nuova vita alla giornalista Valentina Careddu. (f.c.)

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