La Nuova Sardegna

Manfredi-Sirianni canzoni in viaggio senza frettta

di Mauro Tedde
Max Manfredi
Max Manfredi

Viaggiano in treno, o con gli autobus, per una scelta precisa. I luoghi nei quali viene richiesta la loro musica devono essere vissuti, conosciuti, assaporati. E in Sardegna, dove la viabilità non è...

06 ottobre 2018
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Viaggiano in treno, o con gli autobus, per una scelta precisa. I luoghi nei quali viene richiesta la loro musica devono essere vissuti, conosciuti, assaporati. E in Sardegna, dove la viabilità non è proprio eccelsa, questo loro “vezzo” trova la sua massima espressione. Il mini tour sardo li ha portati a Sassari, a Isili, a Nulvi e poi a Cagliari. Un viaggio forse scomodo e stancante, ma vero, fra la gente, con la gente. Max Manfredi e Federico Sirianni, entrambi genovesi, vengono definiti cantautori ma chiamarli così sembra riduttivo. Max venne definito da De André «il migliore di tutti». Eppure il grande pubblico conosce poco questo autore, a dimostrazione che l’universo della musica è spesso ingiusto. Ma – si chiede Max – «come si può pretendere che esista un’isola, un’oasi di giustizia proprio nella musica, che ora non funziona neanche più come mercato? Adesso la musica non si compra più, si sente dappertutto. Noi siamo rimasti dei picari, facciamo un mestiere che ci consente di fare scoperte nuove, incontrare persone meravigliose». Federico Sirianni viaggia da tempo con Max Manfredi e ha scelto anche lui questa vita per così dire avventurosa. «La nuova comunicazione, il mondo dei social intendo, ha tante controindicazioni ma ha anche possibilità interessanti – sostiene –, ci permette una divulgazione maggiore e più libera di prima, quando eravamo pubblicizzati dai giornali attraverso le recensioni. Ora ci sono i blog che si sono affiancati al giornalismo musicale. Questo determina però un abbassamento del livello della critica come l’abbiamo conosciuta noi». «Siamo nati in un’epoca diversa da questa – ammettono i due cantautori – perché quando sono usciti Gino Paoli, De André, Tenco, Bindi era un tempo molto propizio, e noi eravamo li in quel preciso momento, ma se fossimo nati in un periodo come questo avremmo probabilmente avuto delle difficoltà». In Sardegna Max Manfredi ha vissuto da bambino (suo padre era preside a Cagliari) ma ha solo flebili ricordi. Sirianni invece si ritiene quasi sardo grazie alla casa che i suoi hanno da sempre a Golfo Aranci. Il repertorio che hanno portato nell’isola è fatto di brani vecchi e nuovi che i due cantautori hanno scritto nella loro lunga carriera. Brani ironici e teneri, dissacranti e di denuncia. Con la bellissima “La fiera della Maddalena”, che Max aveva cantato insieme a De André, a chiudere ogni appuntamento.

Mauro Tedde

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