La Nuova Sardegna

Mara Tanchis, voce scura e carriera luminosa da Bolotana a Chiambretti

di Enrico Gaviano
Mara Tanchis, la prima da sinistra, con Stefania Francabandiera e Giorgia Villa
Mara Tanchis, la prima da sinistra, con Stefania Francabandiera e Giorgia Villa

Un'artista sarda nel trio di soprano "Appassionante" che spopola sui palcoscenici di tutto il mondo

06 ottobre 2018
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Da Bolotana ai palcoscenici di tutto il mondo. Mara Tanchis ha raggiunto il successo, con due compagne d’avventura, Stefania Francabandiera, pugliese, e Giorgia Villa, ciociara. Insieme formano il trio di soprano “Appassionante” che in 16 anni di attività ha percorso pian piano la via che porta alla notorietà. Grazie a un repertorio originale che ha il suo punto di forza nella rivisitazione della musica lirica in chiave pop. Ora le loro presenze nelle tv nazionali e straniere non si contano più mentre è già iniziata una nuova tournée mondiale. Da questo mese saranno inoltre protagoniste del nuovo show di Piero Chiambretti, “La Repubblica delle donne”, in onda in prima serata ogni mercoledì dal 31 ottobre su Rete 4.

Mara, come moltissimi suoi corregionali, è partita da un piccolo paese di provincia, con tante speranze, tanta voglia di emergere e, soprattutto disposta a fare mille sacrifici per riuscire. «Studiavo al Conservatorio di Bologna – dice la cantante oggi 37enne – e qualcuno mi disse nel 2002 che un impresario stava facendo dei provini a Roma. Era Mauro Borzellino che cercava voci per formare un trio di soprano, imitando quello che era stato il successo dei tre tenori Pavarotti, Domingo e Carreras. Mi presentai e fui presa».

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Da quel momento la vita di Mara svoltò, improvvisamente. Intanto continuò a perfezionare la voce al Conservatorio di Roma. Sostenute dal manager Borzellino, lei, Stefania e Giorgia sono diventate il trio di cross over lirico-pop più famoso al mondo. «Il nostro repertorio spazia parecchio, ma sicuramente piace, piace tantissimo. E quello che mi inorgoglisce di più è che le nostre interpretazioni aiutano a diffondere la cultura della lirica. La musica classica spesso è vista dal grande pubblico come una cosa noiosa, noi riusciamo a renderla più comprensibile a tutti».

Il repertorio spazia dalla classica al pop, passando per i musical. L’elenco, parziale, comprende l’aria “Largo al Factotum” dal Barbiere di Siviglia di Rossi, alla “Habanera” della Carmen di Bizet, ancora “Nessun dorma” dalla Turandot di Puccini e “Voi che sapete” dalla Nozze di Figaro di Mozart, senza tralasciare gli altri giganti della musica lirica italiana come Verdi e Bellini, e dunque anche su arie tenorili. Dai musical vanno citati “Don’t cry for my, Argentina” e il “Fantasma dell’opera”. Infine la musica pop: il trio Appassionante si diverte a interpretare i Queen (We are the champions o Show must go on), John Lennon (Imagine), Liza Minnelli (New York New York), ma anche Maledetta Primavera (Loretta Goggi) o Nel blu dipinto di Blu (Domenico Modugno).

«Spaziamo davvero tanto – osserva Mara – e questo è uno caratteristica delle nostre esibizioni. In cui portiamo ovviamente il bagaglio forte della nostra italianità, che viene apprezzata in tutto il mondo». Nella scaletta del trio compaiono anche pezzi originali, scritti appositamente per il trio, ma l’eclettismo di “Appassionante” è garantito anche dalla specializzazione diversa delle tre protagoniste. «Io nel gruppo porto la mia sardità – dice con orgoglio Mara Tanchis –. La mia infatti è la voce più “scura”, tipica della nostra isola. Sono il soprano drammatico, mentre Giorgia Villa è il soprano leggero e Stefania Francabandiera il soprano spinto».

A proposito di Sardegna, facile incontrare conterranei in tournée che toccano spesso la Germania, dove sono delle autentiche star. «La verità è che trovo i sardi dappertutto – dice –, in qualsiasi angolo della terra ci capiti di esibirci. E ogni volta è davvero una festa».

Il legame con l’isola è rimasto forte, fortissimo. «Beh il mio cuore è sempre in Sardegna – confessa con emozione –. Perché a Bolotana ho le mie radici e perché lì mi sono formata, iniziando dai canti sacri e dai canti tradizionali della nostra terra. Al primo posto, fra gli artisti della mia regione, ci sono Elena Ledda, Andrea Parodi e Maria Carta. Loro rappresentano la storia della musica sarda ».
 

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