La Nuova Sardegna

Vedere la forma dell’acqua nella storia e nella natura

di Grazia Brundu
Vedere la forma dell’acqua nella storia e nella natura

Oggi e domani le Giornate d’autunno del Fai, con visite autonome e guidate Nella lista l’Ortobene, l’Ammiragliato di Cagliari e le Saline di Assemini

13 ottobre 2018
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SASSARI. L’acqua, negli ultimi giorni, è stata spietata con la Sardegna, soprattutto con quella meridionale. Sono incancellabili le immagini del disastro provocato dai fortissimi acquazzoni nel cagliaritano, che purtroppo sono anche costati la vita a una donna, e che richiamano alla mente tante altre alluvioni, tra cui quella terribile di Olbia del 2013, verificatesi negli ultimi anni nell’isola e fuori. Eppure, questo elemento capace di distruggere (soprattutto se unito alla colpevole negligenza umana) è prima di tutto una fonte indispensabile, e sfortunatamente sempre più scarsa, per la vita del pianeta.

Per sensibilizzare le persone sulla sua importanza, proprio l’acqua è il tema di fondo delle Giornate Fai d’Autunno, che oggi e domani rendono accessibili in tutta Italia 660 luoghi di solito off-limits o poco valorizzati e coinvolgono 3800 volontari come guide in itinerari a tema. Tre di questi siti in vario modo legati all’acqua si trovano in Sardegna: l’Ortobene a Nuoro, il complesso dell’Ammiragliato a Cagliari e le Saline Conti Vecchi ad Assemini. Tutti e tre restano aperti da stamattina fino a domani sera (ma all’Ammiragliato potrà accedere solo chi ha già prenotato nei giorni scorsi) e possono essere visitati in maniera autonoma o con visite guidate. Per l’ingresso è suggerito un piccolo contributo che, insieme alle iscrizioni al Fondo Ambiente Italiano, è un modo per partecipare alla tutela del patrimonio culturale e ambientale nazionale.

Partendo dal sito più a nord, la Delegazione Fai di Nuoro, in collaborazione con il Corpo Forestale e in linea con la campagna nazionale #salvalacqua, ha ideato un itinerario tematico attraverso l’Ortobene, con una serie di tappe che coincidono con le tante sorgenti (più di trenta) - tra le quali una delle più importanti e meglio conservate è quella di Sa Radichina - presenti sul monte descritto anche da Grazia Deledda e da sempre caro ai nuoresi. La scelta di questo itinerario, nelle intenzioni degli organizzatori, «vuole contribuire a diffondere la cultura del rispetto dell’acqua, risorsa indispensabile e non inesauribile, offrendo un’occasione per riavvicinarsi a questi importanti siti, averne cura e frequentarli.

La fruizione costante - spiegano - favorirebbe anche un’opera di vigilanza sul territorio, partendo dal principio che un luogo vissuto da una comunità è un luogo tutelato, e rimarcando il concetto che l’ambiente non è un costo ma un investimento, e la tutela delle acque è forse l’esempio più importante da insegnare alle generazioni future». Le visite guidate sono a cura degli esperti dell’agenzia Forestas. Oggi l’apertura è solo di mattina (dalle 10 alle 13), domani invece dalle 10 alle 13 e poi dalle 15 alle 17.30.

Situato sul lungomare della città, il complesso dell’Ammiragliato di Cagliari è attualmente sede del Comando regionale della Marina Militare. Il percorso organizzato dalla delegazione Fai cagliaritana si snoda attraverso alcuni edifici di spicco, tra cui l’interessante palazzina del Comando Militare, che esternamente ha mantenuto le forme dell’architettura razionalista italiana, in voga al momento della sua costruzione, tra 1937 e 1939, e che è una copia in dimensioni ridotte della Regia Scuola di Guerra Aerea di Roma (oggi Ufficio storico dello Stato Maggiore dell’Aeronautica). Il sito sarà visitabile solo domani, dalle 10 alle 18.30 (ultimo ingresso 18), esclusivamente per chi si è già prenotato online nei giorni scorsi.

Il terzo sito aperto durante le Giornate Fai d’Autunno è, ad Assemini, quello delle Saline Conti Vecchi, visitabile oggi e domani dalle 10 di mattina alle 19, con visite guidate che illustreranno attraverso allestimenti d’epoca, documenti storici e videoproiezioni immersive, la storia delle Saline, dove l’industria dell’oro bianco convive dagli anni Trenta del Novecento con un’oasi naturale popolata da migliaia di fenicotteri rosa. Oltre alla visita libera al complesso museale, si può prenotare una visita naturalistica del sito della durata di 45 minuti a bordo di un trenino speciale.

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