Nove concerti per celebrare Claude Debussy
di Paolo Coretti
Al via oggi al Conservatorio di Sassari il ciclo dedicato al compositore francese morto cento anni fa
19 ottobre 2018
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SASSARI. Prosegue nella Sala Sassu del Conservatorio di Sassari l’esecuzione integrale dell’opera pianistica e della musica da camera con pianoforte di Claude Debussy, di cui quest’anno ricorre il centenario della morte. Si tratta di un ciclo di ben nove concerti, tenuti da docenti e dai migliori studenti dell’istituzione, impegnati nell’esecuzione di opere che sono entrate stabilmente nel repertorio pianistico, come i due libri di Preludi o le due serie di “Images” ma anche di lavori che è più raro ascoltare nelle sale da concerto, come la “Fantasia per pianoforte e orchestra” interpretata da Riccardo Pinna nel concerto di martedì scorso, o “La boite a joujoux” (La scatola dei giocattoli), balletto destinato all’infanzia e strutturato come spettacolo di marionette, che sarà presentato nell’ultimo concerto del ciclo, il 26 ottobre.
Il concerto che questa sera nella Sala Sassu alle 19, prevede l’esecuzione della prima serie delle “Images”, interpretate da Francesco Alessandro Meloni, le “Six épigraphes antiques” per pianoforte a quattro mani, affidate al duo formato da Riccardo Pinna e Luca Delogu, e la “Prima rapsodia per clarinetto e pianoforte” che sarà eseguita da Antonio Puglia e Mariano Meloni.
A conclusione del concerto la pianista Simona Coco interpreterà il secondo volume degli “Studi” l’ultimo suo lavoro pianistico. Concepiti nel 1915, gli Studi vennero pubblicati dall’editore Durand nel 1916 ed eseguiti per la prima volta nel dicembre dello stesso anno dal pianista Walter Rummel. Opera controversa, riabilitata dalla critica solo negli ultimi venti anni, gli studi di Debussy costituiscono una originalissima e per certi aspetti enigmatica interpretazione di questo genere musicale, nonché il vertice della concezione pianistica di Debussy, che getta un ponte verso molte successive esperienze del pianismo novecentesco.
Claude Debussy – nato a Saint-Germain-en-Laye il 22 agosto 1862 e morto a Parigi il 25 marzo 1918 – è considerato e celebrato in patria e nel mondo come uno dei più importanti compositori francesi, nonché uno dei massimi protagonisti del simbolismo musicale.
Il concerto che questa sera nella Sala Sassu alle 19, prevede l’esecuzione della prima serie delle “Images”, interpretate da Francesco Alessandro Meloni, le “Six épigraphes antiques” per pianoforte a quattro mani, affidate al duo formato da Riccardo Pinna e Luca Delogu, e la “Prima rapsodia per clarinetto e pianoforte” che sarà eseguita da Antonio Puglia e Mariano Meloni.
A conclusione del concerto la pianista Simona Coco interpreterà il secondo volume degli “Studi” l’ultimo suo lavoro pianistico. Concepiti nel 1915, gli Studi vennero pubblicati dall’editore Durand nel 1916 ed eseguiti per la prima volta nel dicembre dello stesso anno dal pianista Walter Rummel. Opera controversa, riabilitata dalla critica solo negli ultimi venti anni, gli studi di Debussy costituiscono una originalissima e per certi aspetti enigmatica interpretazione di questo genere musicale, nonché il vertice della concezione pianistica di Debussy, che getta un ponte verso molte successive esperienze del pianismo novecentesco.
Claude Debussy – nato a Saint-Germain-en-Laye il 22 agosto 1862 e morto a Parigi il 25 marzo 1918 – è considerato e celebrato in patria e nel mondo come uno dei più importanti compositori francesi, nonché uno dei massimi protagonisti del simbolismo musicale.
