La Nuova Sardegna

L'invenzione sarda: la Maga invisibile che rimette in ordine i denti con i magneti

di Salvatore Santoni
L'invenzione sarda: la Maga invisibile che rimette in ordine i denti con i magneti

L’hanno inventata i due giovani innovatori, Claudio Bellu e Daniele Marras, che hanno vinto la Start Cup Sardegna

27 ottobre 2018
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C’è una Maga elettronica che mette in ordine i denti pronta a mandare in pensione i tradizionali apparecchi. L’hanno inventata due giovani innovatori, Claudio Bellu e Daniele Marras, che nei giorni scorsi hanno portato a casa il primo posto della Start Cup Sardegna, la competizione tutta sarda organizzata per premiare le migliori idee tecnologiche che segneranno il futuro. L’apparecchio ortodontico è pensato per risolvere gli inestetismi dell’ortodonzia tradizionale sfruttando i principi del magnetismo.

Un’innovazione assoluta che in pochi mesi ha fatto incetta di medaglie e – è proprio il caso di dirlo – calamitato l’attenzione degli esperti del settore. Claudio Bellu ha avuto l’idea di utilizzare un sistema con un magnete centrale e poi, confrontandosi con Daniele Marras, il progetto ha preso corpo. I due innovatori sono diventati amici frequentando la facoltà di Odontoiatria, e durante lo sviluppo (ci lavorano dal 2015) si sono circondati di molti collaboratori: fisici e ingegneri che hanno contribuito a orientare le scelte progettuali verso soluzioni ottimali. Di recente nel team è arrivata anche Claudia Spiga, ortodontista con dieci anni di esperienza clinica e tutor universitaria. Il nome è stato coniato da Marras e deriva da “MAGnetic Appliance”, con un chiaro riferimento al fatto che muove i denti a distanza come una sorta di magia.

«Abbiamo subito capito il potenziale della nostra invenzione – spiega Bellu – e per questo l’abbiamo brevettata nel giugno 2016. Successivamente l’idea si è evoluta, trasformata e consolidata in un progetto concreto con un preciso piano di azione e sviluppo». L’iniziativa è stata supportata grazie all’investimento (6mila euro) di Simone Uccheddu, investment manager con 12 anni di esperienza che assiste e guida i due giovani innovatori nella pianificazione strategico-finanziaria.

Il nuovo sistema di ortodonzia utilizza i software di calcolo delle forze magnetiche e ortodontiche per progettare apparecchi invisibili e senza fili composti solo di piccoli magneti, e progettati per imprimere una forza precisa e predeterminata a ogni dente. L’obbiettivo è da una parte eliminare il filo e altri componenti – come le mascherine – e ridurre quindi il dolore, l’impatto estetico e l’ingombro nelle manovre di igiene, dall’altra facilitare il medico fornendogli un sistema che utilizza una forza calcolabile come quella magnetica che al contrario di quella del filo può essere stabilita precisamente in ogni punto dello spazio. Questo controllo della forza riduce il rischio di effetti collaterali e ritardi nei trattamenti, inoltre permette per la prima volta di automatizzare la progettazione delle cure attraverso l’accumulo e l’analisi dei dati delle terapie eseguite. Le tappe.

«Abbiamo sviluppato il concept dell’apparecchio e l’abbiamo brevettato – racconta Bellu – Per un anno e mezzo abbiamo consultato vari tecnici fisici e ingegneri e abbiamo studiato lo stato dell’arte riguardo a ortodonzia magnetica e digitale, Daniele intanto ha partecipato al Contamination lab di Cagliari con una sua startup acquisendo molte competenze. A partire dallo scorso settembre ho partecipato anche io portando come progetto appunto Maga, all’interno del Contamination lab il progetto si è consolidato, abbiamo capito meglio la strada da percorrere. Abbiamo quindi cominciato a collaborare con Simone e avviato l’internazionalizzazione del brevetto».

Finora il progetto ha ricevuto critiche positive da moltissimi esperti del settore. E il futuro della maga dei denti sembra roseo. «Stiamo cominciando la prototipazione e la sperimentazione – riprende Bellu – ma soprattutto abbiamo avviato una collaborazione con Astarte, una società di ingegneri, tra i quali figura anche un ricercatore universitario, che stanno lavorando al lato software dell’idea attraverso i più avanzati software di simulazione digitale. La commercializzazione del prodotto è prevista nel 2019».

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