La Nuova Sardegna

Remare contro la povertà: la nuova impresa di Gambella

di Dario Budroni
Il canoista Francesco Gambella, testimonial dello Yacht club Porto Rotondo
Il canoista Francesco Gambella, testimonial dello Yacht club Porto Rotondo

Lui e il suo kayak. Da soli in mezzo a un mare tagliato in due dalla linea dell’equatore. Un puntino colorato che quando si avvicina all’arrivo assume i contorni di un uomo con le spalle larghe e le...

27 ottobre 2018
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Lui e il suo kayak. Da soli in mezzo a un mare tagliato in due dalla linea dell’equatore. Un puntino colorato che quando si avvicina all’arrivo assume i contorni di un uomo con le spalle larghe e le braccia gonfie di fatica. Francesco Gambella, 45 anni a dicembre, è un canoista e recordman con un sacco di cose da raccontare. Perché lui è uno che ha avuto il privilegio di pagaiare e stabilire impressionanti record sul pelo di mari e laghi di mezzo mondo, da Cuba a Dubai, dalla Tanzania al Kenya. E lo ha sempre fatto per due motivi: superare i propri limiti e soprattutto portare un messaggio di speranza per chi non ha né cibo né medicine. Ambasciatore della canoa azzurra per la federazione italiana e testimonial della ong Amref che da decenni opera in Africa, Francesco Gambella, romano ma da quasi 20 anni a Olbia, ha appena concluso una nuova impresa. Stavolta ha voluto conquistare il mare della Guinea Equatoriale. Per una quarantina di chilometri ha pagaiato davanti alle case e al lungomare di Malabo, la capitale, che si trova sull’isola di Bioko, del piccolo paese centroafricano. Sotto un cielo plumbeo e davanti a una stupenda foresta equatoriale, l’atleta ha così prestato la sua immagine alla campagna di raccolta fondi promossa da Amref, lanciata con l’obiettivo di realizzare due progetti in Africa: la formazione di operatori sanitari in Sud Sudan e un intervento sulla nutrizione di mamme e bambini in Kenya. Ad attenderlo, al suo arrivo sul lungomare di Malabo, il presidente Teodoro Obiang Nguema Mbasogo, al quale Gambella ha regalato il suo kayak. Invece Obiang ci ha tenuto a invitare lo sportivo alla parata al pranzo di gala in occasione dei festeggiamenti del 50esimo anniversario dell’indipendenza del paese, insieme a capi di stato e delegazioni di mezzo pianeta. «È stata un’esperienza unica nel suo genere, un po’ la ciliegina sulla torta di una carriera sportiva che dura da più di 25 anni – dice Gambella –. Fare imprese in giro per il mondo per promuovere Amref è un gran dono. Lo sport apre tutte le porte e soprattutto tutti i cuori. Per me una grande responsabilità ma anche una grande gioia quando vedi che le tue imprese si trasformano in pozzi, scolarizzazione e assistenze mediche». Gambella in Guinea Equatoriale, paese che 20 anni fa ha scoperto il petrolio e che adesso ha deciso di spalancare le porte al turismo, ha incontrato anche diversi italiani. Come Vincenzo Presti, general manager del Grand hotel Djibloho, uno dei più lussuosi al mondo. Curioso poi l’incontro con Catalina Martinez Asumu, segretario di Stato per il Turismo e anni fa direttore commerciale dell’hotel Melià a Poltu Quatu, in Costa Smeralda.

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