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Il sogno di Stefano Venusti «Cantare al Teatro Ariston»

Il sogno di Stefano Venusti «Cantare al Teatro Ariston»

SASSARI. Ha scoperto che cantare era la sua passione a tredici anni, quando durante un camp estivo nei pressi di Pistoia conobbe un suo coetaneo che suonava la chitarra. Fu questo ragazzo incontrato...

02 novembre 2018
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SASSARI. Ha scoperto che cantare era la sua passione a tredici anni, quando durante un camp estivo nei pressi di Pistoia conobbe un suo coetaneo che suonava la chitarra. Fu questo ragazzo incontrato per caso a spronarlo a proseguire la strada artistica. E ora che il sassarese Stefano Venusti è quasi maggiorenne (ne farà 18 tra qualche giorno) eccolo spuntare tra i 225 finalisti di Area Sanremo 2018, ossia tra i concorrenti che nei giorni scorsi nella città dei fiori hanno staccato il biglietto per la fase finale di Area Sanremo 2018. Un esercito composto da talenti molto preparati che provengono da tutte le regioni Italia e quattro anche dall’estero (Svizzera e Germania). Per loro partecipare a Sanremo Giovani, sul tanto abito palco dell’Ariston, può diventare una realtà, anche se da questa ulteriore selezione passeranno il turno soltanto in 24, che poi diventeranno otto dopo l’ultima sfiancante scrematura fatta un’apposita commissione della Rai. «Sono molto sereno – racconta Stefano, che frequenta l’ultimo anno delle Industriali con indirizzo chimico – o quantomeno, anche se dirlo sembra banale, sono già soddisfatto di essere giunto sino a questo punto. Insomma – continua – tengo i piedi per terra, perché se è vero che naturalmente vorrei tanto proseguire nel concorso è vero anche che riuscirò a portare alto l’onore della città di Sassari e della mia famiglia».

Già, la famiglia. Perché è stata proprio la mamma di Stefano a insistere affinché suo figlio partecipasse a questa sorta di gara che alla fine conduce nell’olimpo della canzone italiana. «Quando mia madre mi propose di iscrivermi a Area Sanremo – spiega il giovane cantante sassarese – ero reduce da un altro concorso importante che si tiene a Milano Marittima. Ero riuscito ad arrivare in finale, ma non a vincere e sinceramente ci rimasi un po’ male. Quindi ero scettico sul tentare ancora. Ma poi ho dato retta ai consigli di mia mamma ed eccomi qua tra i finalisti a presentare una canzone inedita che a quanto pare piace. S’intitola “Valgo più da solo” e l’hanno composta due sassaresi: per quanto riguarda i testi Carlo Nico, mentre la musica è di Valeria Secchi. È stata fatta in cinque giorni, pazzesco. Parla di una “relazione tossica”, con un lui che viene ingabbiato dalla fidanzata e alla fine si ribella. Sintetizzando: meglio soli che male accompagnati».

Stefano però non dimentica i suoi primi maestri: «La vera esperienza l’ho fatta con la corale studentesca “Città di Sassari”, diretta dal maestro Vincezo Cossu. È con lui che ho avuto l’opportunità di cantare anche da solista davanti al pubblico. E ora infatti continuo corale “Nova Euphonia”, sempre con Cossu». (a.m.)

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