La Nuova Sardegna

Arriva nelle sale sarde il teatro di Camilleri

Arriva nelle sale sarde il teatro di Camilleri

Da oggi al 7 il film di Andò ispirato all’indovino Tiresia

05 novembre 2018
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SASSARI. Da oggi al 7 nei cinema sardi è di scena Andrea Camilleri con il film “Conversazione su Tiresia” girato da Roberto Andò e Stefano Vicario a partire dalla piéce teatrale scritta e interpretata dall’autore siciliano e rappresentata l’11 giugno nel teatro greco di Siracusa. Camilleri, 93 anni, ormai cieco, in questo spettacolo indaga la figura mitica dell’indovino di Tebe che non vede ma è alla ricerca costante dell’eternità. «Da quando sono cieco - dice il celebre creatore del commissario Montalbano - vedo tutto molto più chiaramente». E nella sua performance attraversa tanti campi di riflessione e parla di donne, di sfide, di eternità certo, di cecità, teatro e futuro. «Stare da solo, cieco, su quell’immenso palcoscenico del Teatro Greco di Siracusa - ha detto presentando lo spettacolo - e parlare, raccontare una storia per un’ora e mezzo è stata più che altro una grossa sfida con me stesso. Ho raccolto grazie a Valentina Alferj tutto il materiale possibile su Tiresia. E dopo venti giorni avevamo ben quattro faldoni. Il fatto è che questo personaggio ha attraversato tutta la letteratura da allora ai giorni nostri». Certo c’è da chiedersi perché abbia scelto proprio Tiresia: «Perché questo personaggio, malgrado la cecità, vede non solo il presente, ma anche il futuro. E poi c’era la mia nuova condizione di cieco che mi ha spinto a parlare di questo personaggio visto che sostengo, un po’ come faceva lui, che da quando sono cieco vedo le cose molto più chiaramente. Infine di Tiresia hanno parlato tutti, da Esiodo a Dante passando per Pound ed Elliott. È prismatico: è stato uomo e donna, un personaggio che sembra fatto di pongo». Ma l’autore di Porto Empedocle parla anche della sua Sicilia e di Siracusa. «Ci sono luoghi magici come il Teatro Greco di Siracusa che sono come navi spaziali, navi che si muovono nel tempo e non nello spazio. Sono cattedrali che quando ci metti il piede ti sembra di entrare in un’astronave. Quando mi sono trovato tra quelle pietre ho pensato che lì c’era stato un signore che si chiamava Eschilo. Per me è stata una commozione profonda, vicina all’eternità».

Con il film prodotto da Nexo e distribuito in 300 copie lo spettacolo di Andrea Camilleri arriva dunque nelle sale cinematografiche e tutti gli amanti di questo raffinato narratore possono sentire le sue parole sui temi dell’esistenza. Sulle donne, sempre nel corso della presentazione, ha detto: «È arrivato per noi il momento di cedere le armi alle donne. Come “ex uomo” mi sento esausto e auspico che il mondo sia dominato finalmente dal mondo femminile. Poi le donne hanno qualcosa che noi non abbiamo: danno la vita. Sono loro la vera matrice dell’universo e questo significa una cosa: prima di fare del male ci pensano molto. E, infine, sono più disposte al compromesso di noi. Una cosa non secondaria per il futuro dell’umanità». E a proposito di futuro: «Rifare questo spettacolo? Perché no, ma solo dopo una lunga clausura e sempre a patto che alla mia età sia ancora insieme a voi. Se dovessi dar retta al mio passaporto, potrei stare tranquillo: scade nel 2024».

La pellicola arriva da oggi nei cinema Moderno di Sassari, Miramare di Alghero, Cineworld, Uci Cinema e The Space di Cagliari e The Space Cinecity di Sestu.



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