La Nuova Sardegna

Giornate Airc 

Cioccolatini contro il cancro

di Gabriella Grimaldi
Cioccolatini contro il cancro

Due etti di dolcezza per combattere il cancro. Per sostenere concretamente l’attività dei circa cinquemila scienziati dell’associazione Airc impegnati nei laboratori di università, ospedali e...

10 novembre 2018
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Due etti di dolcezza per combattere il cancro. Per sostenere concretamente l’attività dei circa cinquemila scienziati dell’associazione Airc impegnati nei laboratori di università, ospedali e istituzioni di ricerca, oggi (sabato 10 novembre) tornano, in oltre mille piazze italiane i Cioccolatini della Ricerca. A fronte di una donazione minima di 10 euro, i volontari dell’associazione consegneranno una confezione con 200 grammi di cioccolato fondente, alimento che assunto in modica quantità può portare benefici alla salute e addirittura proteggere dall’insorgenza di patologie oncologiche.

Per la verità già dal 4 novembre sono partiti i “Giorni della ricerca” finalizzati a informare il pubblico sui progressi raggiunti dai ricercatori nell’ambito della prevenzione, della diagnosi e della cura del cancro, e per presentare le nuove sfide che la comunità scientifica dovrà affrontare per rendere i tumori sempre più curabili. Trecentosettantatremila sono i nuovi casi di cancro diagnosticati in Italia nell’ultimo anno, più di 1000 al giorno. Le previsioni per i prossimi anni indicano che nel 2030 il cancro sarà la principale causa di morte nel mondo con 21,6 milioni di nuovi casi all’anno.

I medici e i ricercatori stanno affrontando questa emergenza studiando metodi per diagnosi sempre più precoci e per trattamenti sempre più personalizzati che, negli ultimi due decenni, hanno contribuito a far diminuire costantemente la mortalità. In Italia in particolare oggi si guarisce di più, come testimoniano i dati che ci pongono al vertice in Europa per le guarigioni. La sopravvivenza a cinque anni è aumentata, sia per gli uomini (54% contro 51%) che per le donne (63% contro 60%), rispetto al quinquennio precedente. Nel nostro Paese, oggi, oltre 3,3 milioni di persone hanno superato una diagnosi di cancro e hanno un’aspettativa di vita paragonabile a quella di chi non si è mai ammalato.

«I risultati sin qui ottenuti sono significativi, ma non bastano. Per questo è indispensabile garantire continuità ai ricercatori per comprendere e curare tutti i tumori – sottolinea Federico Caligaris-Cappio –. I risultati si ottengono mettendo il paziente al centro e utilizzando un approccio globale fatto di finanziamenti, tecnologia, inventiva. La conoscenza delle caratteristiche molecolari del tumore sta portando a progettare terapie mirate, come l’immunoterapia, a mettere a punto strumenti di prevenzione e a delineare nuovi approcci diagnostici, quali la biopsia liquida e l’imaging molecolare. Dobbiamo innovare senza sosta: le nuove formidabili tecnologie devono essere al servizio delle idee e queste a loro volta devono essere al servizio dei pazienti per definire terapie sempre più personalizzate, più efficaci e meglio tollerate. Il cancro non aspetta e per questo Airc sta lavorando a livello nazionale e internazionale per velocizzare le scoperte e il loro arrivo in clinica».

Le iniziative di Airc sono state precedute dalla cerimonia che si è tenuta al Quirinale il 29 ottobre. In quell’occasione davanti ai rappresentanti delle istituzioni, delle autorità e a una platea di centinaia di donne e uomini di scienza e di sostenitori della ricerca, il sottosegretario di Stato alla Salute Armando Bartolazzi, il presidente Airc Pier Giuseppe Torrani e il direttore scientifico Federico Caligaris-Cappio hanno presentato al presidente Sergio Mattarella i risultati di un anno di impegno sul fronte della ricerca oncologica e hanno sottolineato l’importanza per la comunità scientifica di innovare e fare rete a livello nazionale e internazionale, perché «se il cancro non conosce confini neppure la ricerca li deve conoscere».

Tra i testimonial dell’importante manifestazione anche l’attrice sarda Geppi Cucciari: «Una volta la parola cancro non si poteva nemmeno pronunciare: era il “brutto male”. Oggi sempre più persone raccontano la loro battaglia contro il cancro: lo fanno in tv, sui media, in radio e sul web proprio come sta accadendo in questa settimana grazie ai Giorni della Ricerca di Airc. Sabato cercate i cioccolatini della ricerca nella vostra città oppure fate subito un gesto concreto chiamando da telefono fisso il 45521 oppure mandando un sms sempre al 45521. Per dire tutti insieme contro il cancro io ci sono!».

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