La Nuova Sardegna

Marzia conquista chef Borghese con le lorighittas

di Roberta Fois
Marzia conquista chef Borghese con le lorighittas

La giovane imprenditrice di Oristano ha vinto la gara culinaria “Cuochi d’Italia”

10 novembre 2018
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ORISTANO. Ha portato il sole della Sardegna Marzia Aroffu, 28 anni di Oristano, nella quinta edizione del programma Cuochi d’Italia, e lo ha vinto raccontando con tutta la sua energia la cultura, la tradizione, i sapori, i profumi e i colori dell’arte culinaria della nostra isola. Infatti, anche nella manche finale del programma culinario condotto dal noto chef Alessandro Borghese e andato in onda ieri sera su Tv8, la giovane cuoca sarda ha saputo rappresentare al meglio la sua Sardegna a colpi di piatti tradizionali così da vincere l’ultima tosta sfida, quella decisiva, contro l’abile concorrente della Toscana e a venire incoronata con il cappello da chef della trasmissione. «Ho presentato come primo le lorighittas alla campidanese - racconta Marzia Aroffu -. Ci tenevo a far conoscere questo gioiello sardo, un piatto che racconta l’eleganza e la maestria delle mani delle nostre donne sarde. Sono contenta di esserci riuscita vista l’altissima difficoltà della preparazione e le ristrette tempistiche della trasmissione. Come secondo invece ho scelto il filetto di maiale affumicato con piru ruspu, una deliziosa varietà di pere della nostra isola. Con questo piatto ho ricordato la tradizione, aggiungendo un pizzico di innovazione». Un menù scelto con cura che ha affascinato i palati dei giudici del programma televisivo, Gennaro Esposito e Cristiano Tomei che non hanno risparmiato i complimenti e l’ammirazione per la chef oristanese durante tutta la sua scalata verso la vittoria. Una grandissima passione, quella per la cucina sarda, che traspare anche dal modo in cui la cuoca oristanese racconta i suoi piatti. «Siamo la regione più longeva al mondo grazie ai frutti della nostra terra e alla sua fantastica e affascinante tradizione - raccontava poco prima della finale Marzia Aroffu -. Ho avuto questa occasione, e non tornerò contenta, finché tutti “in continente” non parleranno della nostra cordula sarda, l’intreccio più buono che si possa mangiare e dei culurgiones, i nostri amuleti portafortuna dal gusto ammaliante. Voglio che tutti sappiano de li chiusoni galluresi, semola e farina, grattugia per la forma, e poesia in bocca, e di su porceddu, freddo, caldo o avanzato dal giorno prima, una libidine. Poi, c’è la signora fregula sarda, una goccia d’acqua che, appena cade sulla semola, si trasforma in chicchi d’oro pronti ad assorbire tutto il gusto del condimento». Un amore nato e cresciuto con Marzia che, figlia d’arte, ha ereditato la sua abilità ai fornelli dalla madre e dalla nonna, entrambe cuoche, da cui ha appreso fin da piccola i segreti della nostra tradizione da cui è rimasta incantata e affascinata tanto da decidere di farne il suo lavoro e di aprire il suo ristorante, “Il Melograno Bistrot”, nel centro storico di Oristano in vico Parpaglia. Un locale accogliente, dove la pasta fresca preparata dalla stessa Marzia e i prodotti a chilometro zero non mancano mai e sono gli ingredienti degli ottimi piatti che parlano di Sardegna. «Sono nata nella tradizione, ma la vedo con sguardo innovativo senza dimenticare le vere preparazioni, i veri sapori - conclude la migliore cuoca regionale italiana -. Quella di Cuochi d’Italia è stata un’esperienza fantastica e inaspettata. Ci tengo a ringraziare Bastianino Salaris di Bortigali, uno dei più grandi produttori di cordula in Sardegna, per avermi insegnato il segreto di come prepararla e ringrazio anche Nieddittas perché se sono arrivata in finale è grazie ai loro ottimi prodotti che hanno arricchito la mia fregula ai frutti di mare».

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