La Nuova Sardegna

I segreti dei cognomi: Saragat, creazione di un tempiese che tagliò il “tu”

di Mauro Maxia
I segreti dei cognomi: Saragat, creazione di un tempiese che tagliò il “tu”

Il cognome Saragat (pron. Saragát), pur essendo raro, è uno dei più celebri. Attualmente conta soltanto una decina di famiglie di cui la metà risiedono a Iglesias mentre alcune sono stabilite nel...

10 novembre 2018
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Il cognome Saragat (pron. Saragát), pur essendo raro, è uno dei più celebri. Attualmente conta soltanto una decina di famiglie di cui la metà risiedono a Iglesias mentre alcune sono stabilite nel Lazio. La sua notorietà si deve a Giuseppe Saragat, quinto presidente della Repubblica Italiana (1964-1971) che, pur essendo nato a Torino, era figlio di Giovanni Saragat, il quale era originario di Sanluri. Lorenzo Manconi in un suo lavoro sui cognomi sardi segnalava che questa forma è originaria di Tempio e che da qui si diffuse in altri centri della Sardegna e in Piemonte. Egli precisava che la forma originaria di questo cognome corrispondeva a Saragáttu e che la relativa variazione grafica (da Saragattu a Saragat) si deve all’avvocato tempiese Pietro Saragattu-Mulinas che, dopo essersi stabilito a Sanluri, aveva avuto un figlio di nome Giovanni dal quale, una volta trasferitosi a Torino, nacque appunto quello che sarebbe diventato il futuro presidente.

Durante la sua permanenza a Sanluri l’avv. Pietro Saragattu-Mulinas in un primo momento italianizzò il suo cognome in Saragato ma prima di morire lo trasformò ulteriormente con la forma Saragat che appare appunto nella sua lapide tombale. Dunque si deve a lui e non al figlio Giovanni l’iniziativa di cambiare il cognome dal gallurese Saragattu alla forma catalanizzata Saragat. Attualmente la forma Saragattu risulta estinta sul piano ufficiale ma si conserva ancora sul piano orale in alcune zone in cui si parla il gallurese. La forma italianizzata Saragato conta a sua volta una decina di occorrenze con un duplice epicentro a Iglesias e tra Aggius e Aglientu. Alcune famiglie risultano localizzate anche a Tempio e a Roma.

Sul piano storico il cognome è attestato per la prima volta nel 1728 a Perfugas con le grafie Saragato, Saragaddu, Seregado e poi ininterrottamente a Tempio dal 1732 a oggi con le grafie Saragatu, Saragato, Saragado, Saragaddu (a Tempio è registrato anche un Pedro Saragato che potrebbe essere un ascendente del Pietro Saragattu trasferitosi a Sanluri). Dal 1773 è attestato a Bortigiadas (Saragadu, Saragaddu, Seragadu, Saracado, Seraggadu), nel 1820 a Berchidda (Saragato) e nella seconda metà del 1800 a Chiaramonti. Un’occorrenza è attestata anche a Villasalto nel 1859.

L’etimologia è incerta. Massimo Pittau ipotizza che derivi dallo spagnolo saraguate (“scimmia urlatrice”) o dal catalano saragata (“baraonda, baccano”). Questa ipotesi appare debole per il fatto che la forma Saragat non è documentata durante il dominio catalano-spagnolo (secoli XIV-XVIII) ma fu creata di sana pianta solo alla fine del 1800 dall’avvocato Pietro Saragattu-Mulinas. Circa altre possibili origini, non può escludersi che si tratti di una forma di appartenenza dell’antico cognome Saraca, Saraga (documentato già nel condaghe di San Pietro di Silki) il quale può avere origini diverse. Ma l’ipotesi più verosimile è che Saragattu rappresenti un cognome doppio formato dai cognomi Sara e Gattu, cioè due cognomi tuttora in uso alla pari di altri cognomi doppi come, per esempio, Saraloi (Sara + Loi), Accalai (Acca + Lai), Bussalai (Bussa + Lai), Serralutzu (Serra +Lutzu), Serramanzu (Serra + Manzu), Cartabellu (Carta + Bellu), Cartadoro (Carta + Doro), Cuccurazzu (Cuccu + Razzu) e altre forme analoghe.



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