La Nuova Sardegna

La longevità, il vero inestimabile gioiello di “Magie d’inverno”

Pietro Rudellat
La longevità, il vero inestimabile gioiello di “Magie d’inverno”

A Nuoro la biennale del lusso dedicata ai segreti dei centenari, tra scienza e stili di vita. Oggi la storia della Nuova Sardegna

11 novembre 2018
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NUORO. È la longevità il tema principale della nona edizione di Magie d’inverno, la biennale del lusso e della bellezza voluta e organizzata da Rosas 1945, inaugurata ieri 11 novembre nello splendido scenario del Museo del costume di Nuoro, in via Mereu. A tagliare il nastro di questa edizione, la nona, è stata la signora Maria Caterina Porcu Meloni, nuorese d’adozione da una vita, nata nel 1917 di Sarule che ha festeggiato così i suoi 101 anni. Dopo la passata edizione con madrina Caterina Murino, stavolta è stata l’arzilla e simpatica nonnina a dare il via agli eventi. Con un ricco calendario incentrato su bellezza e longevità, appunto.

A parlare di longevità è stato poi il professor Luca Deiana, progetto Akea, docente di biochimica medica all’università di Sassari, che ha preso parte al seminario “I segreti della longevità in Sardegna”, condotto dal giornalista Antonio Roich. «Fra i tesori più grandi al mondo c’è la vita – ha detto Deiana – ed ho molto apprezzato l’iniziativa della famiglia Rosas di parlare di longevità. Iniziative come questa contribuiscono a favorire la conoscenza di questo fenomeno tipicamente sardo».

«Sto scrivendo un libro sull’argomento – ha aggiunto il professore – e anche se sapessi il segreto della longevità lo svelerei soltanto nelle pagine del libro – ha ironizzato con un sorriso largo così –. Ci sono molti fattori che contribuiscono a questo fenomeno. Il primo è la linea di longevità familiare dovuta alla genetica. Altro fattore di grande importanza è l’ambiente nel quale si vive ed infine l’alimentazione. È questo vale per tutta la nostra isola». Il professor Deiana ha un archivio nel quale si possono trovare oltre 3.800 centenari sardi, fra deceduti e viventi. «Ho elaborato alcuni parametri e i primi dati dicono che quei paesi che si pensava fossero i più lontani dalla realtà non lo sono affatto. Sono parametri che coprono un arco di tempo che va dal 1861, data del primo censimento, al 2017. L’uomo più longevo è arrivato a 124 anni, mentre la donna più longeva è arrivata a 116 anni». Secondo Deiana la longevità rappresenta una carta importante da presentare al resto del mondo per far conoscere la Sardegna. Considerazione ripresa anche dall’assessore regionale alla sanità, Luigi Arru che ha visitato Magie d’inverno. «Sono perfettamente d’accordo. La longevità è una carta importante da utilizzare per la promozione della nostra isola. Non tanto o non solo per l’aspetto del Dna, ma perché da questo emerge uno stile di vita che contribuisce certamente ad allungare la vita. Ed in effetti i nostri centenari possono vantare uno stile di vita che li accomuna e che contribuisce certamente a raggiungere delle età rilevanti». Atteso per ieri, il nonnino della Sardegna, Gaspare Mele, 107 anni, di Orotelli, dovrebbe arrivare oggi sul palcoscenico di Magie d’inverno. Attesa anche per l’incontro di stasera alle 17,30, ancora una volta al Museo del costume: il direttore della Nuova Sardegna Antonio Di Rosa racconterà “Cent’anni di storia, ma è sempre NUOVA”. Mezz’ora dopo, i riflettori saranno puntati sul Banco di Sardegna che organizza il convegno “Dai Monti frumentari alla Banca moderna”, modera il giornalista della Nuova Sardegna Luca Rojch. A seguire il concerto dell’Orchestra del liceo “Sebastiano Satta”.


 

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