La Nuova Sardegna

Dagli archivi le storie inedite degli artisti

Dagli archivi le storie inedite degli artisti

Premio internazionale per la rivista Archivio Magazine che attinge ai documenti del passato

28 novembre 2018
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TORINO. Con la determinazione di Indiana Jones a caccia di storie negli archivi di mezzo mondo. È questa la mission di una rivista semestrale giovanissima (tra poco compirà un anno di vita con la sua terza uscita) che ha appena ricevuto un prestigioso premio internazionale «del tutto inaspettato». A raccontare questa avventura è il caporedattore di Archivio Magazine, che pubblica contenuti (testi e fotografie) tratti dagli archivi di istituzioni pubbliche e di privati (aziende e singoli artisti). Alba Solaro, insieme ai colleghi Matteo Milaneschi, Achille Filipponi e Maria Abdulhamid sta festeggiando questo importante risultato: «Si tratta del premio Stack, indetto dal massimo distributore di riviste di settore con sede a Londra. Ogni anno indice un riconoscimento da destinare a questo tipo di pubblicazioni articolandolo in più categorie. Noi eravamo candidati per diversi settori e siamo stati i primi per “utilizzo delle fotografie” e terzi come “miglior debutto dell’anno”. Una grande soddisfazione se si pensa che questa di avviare la rivista è stata una scommessa». L’idea è arrivata da Andrea Montorio, titolare dell’azienda torinese Promemoria che si occupa di riordinare, organizzare, digitalizzare archivi in tutto il mondo. Consapevole della ricchezza di questi documenti ha coinvolto il gruppo di giornalisti, art director ed esperti di fotografia ed ecco che Archivio Magazine viene alla luce a dicembre del 2017 con una serie di storie inedite su aziende, artisti, musei che hanno messo a disposizione i propri archivi. «Succede spesso che accanto a documenti noti troviamo qualcosa di inedito, ci imbattiamo in storie curiose, bellissime, che vale la pena ricordare, anche se appartengono al passato». Come quella venuta fuori dall’archivio di Stato di Firenze: in una cartella c’era una serie di fotografie risalenti agli anni Sessanta che ritraggono donne “nei guai”, qualcuna nell’atto di fuggire da un pericolo, un’altra rimasta con una stella di troppo in mano dopo aver cucito la bandiera americana.

Su questa raccolta la rivista costruisce un racconto (sul prossimo numero di dicembre) affidato alla penna della scrittrice Catherine Dunne. E poi, pezzo forte, sarà l’intervista al direttore dell’archivio del Moma di New York, una miniera di informazioni sugli artisti più importanti del mondo e sulle loro storie mai raccontate. (g.g.)

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