La Nuova Sardegna

Omaggio alla memoria da De André a Cherchi

La galleria del parco comprende sagome di animali e ritratti scolpiti nella pietra, omaggi dell’artista a uomini d’ingegno come De André e Placido Cherchi, l’antropologo originario di Oschiri...

01 dicembre 2018
1 MINUTI DI LETTURA





La galleria del parco comprende sagome di animali e ritratti scolpiti nella pietra, omaggi dell’artista a uomini d’ingegno come De André e Placido Cherchi, l’antropologo originario di Oschiri scomparso cinque anni fa che fece di Balascia un luogo di studio e meditazione. Ogni statua è un tributo alla memoria di quei personaggi che hanno trascorso in quest’oasi di protezione faunistica, una parte significativa della loro esistenza. Non poteva mancare De André, perché il musicista genovese che scelse la Sardegna come terra di un nuovo soggiorno è vissuto a lungo proprio nei dintorni di Balascia. In linea d’aria i chilometri che la separano dall’Agnata, dove De André aveva il suo stazzo, non sono tanti. Nel suo piccolo (ma parliamo pur sempre di un’area di 40 ettari) il museo all’aperto di Balascia riproduce quel microcosmo naturalistico che ha ispirato non poco l’immagine deandreiana della Sardegna. Nuova fauna dovrebbe ripopolare l'area e, nell'attesa che ciò avvenga, Paolo Demuru ha iniziato a mappare la flora. Essenze e animali possono, infatti, dire molto del paesaggio, ma anche dell'uomo che a lungo lo ha abitato.

In Primo Piano

Video

Sassari, il sindaco Nanni Campus: «Il 25 aprile è stato strumentalizzato, anche io ho ceduto sbagliando clamorosamente»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative