La Nuova Sardegna

Prima dell’aperitivo l’Orchesta Jazz racconta Miles Davis

di Gabriella Grimaldi

Ieri Palazzo di Città gremito per la rassegna “(To) Be “ Matinée in programma tutte le domeniche fino a Natale

03 dicembre 2018
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SASSARI. Prendere i capolavori di un grande come Miles Davis, rivoltarli come un calzino e proporli al pubblico una domenica mattina, prima dell’aperitivo. E poi di nuovo nel pomeriggio, sempre prima dell’aperitivo. È stata una scelta azzeccata e a rendersene conto sono stati per primi i musicisti dell’Orchestra Jazz della Sardegna che ieri ha inaugurato la rassegna dei concerti aperitivo “(To) Be in Jazz” in programma tutte le domeniche fino a Natale. Lunghi applausi da parte degli spettatori che hanno gremito la platea e i palchetti del teatro Palazzo di Città e commenti favorevoli per un concerto che è stato eseguito alle 11 e alle 18.

Al centro dello spettacolo la figura del trombettista di Saint Louis Miles Davis, protagonista delle grandi svolte della musica jazz tra cui quella del jazz modale insieme a John Coltrane e Cannonball Adderley. Un percorso sottolineato dai sapienti e originali arrangiamenti di Roberto Spadoni - che ieri ha diretto l’orchestra - e dal suggestivo racconto della vita e della carriera di Davis attraverso rapide escursioni nella storia del jazz e aneddoti che hanno incuriosito e divertito il pubblico. Come quello relativo agli inizi, da ragazzo, quando venne chiamato sul palco a sostituire un trombettista indisposto nientemeno che da Dizzy Gillespie. Lì connobbe Charlie Parker e da quel momento la sua vita fu consacrata alla musica. Così, per spiegare in note il cammino professionale e artistico del musicista, l’Orchesta Jazz ha proposto alcuni dei brani più famosi di Miles Davis a cominciare da “Four” e “Boplicity”, pezzo, quest’ultimo, arrangiato all’epoca da Gil Evans, altro grande del jazz con cui Davis ebbe importanti collaborazioni. I musicisti guidati da Spadoni hanno poi eseguito pietre miliari come “So What”, “Blue in green” e “Round Midnight” tutti in versione dinamica e “swingante” gradita a esperti di jazz e semplici curiosi.

Al termine del concerto, a cura del Museo del Vino di Berchidda, la degustazione e la presentazione dei vini delle Tenute Rossini di Laerru, del pane Madrigosas di Olmedo e dei salumi “I Salis” di Michelangelo Salis di Ploaghe.



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