La Nuova Sardegna

La passerella di Barcellona per “Ovunque proteggimi”

di Fabio Canessa

Il film di Bonifacio Angius lunedì verrà proiettato alla Mostra de cinema Italià La protagonista Francesca Niedda: «Io ribelle come la Francesca del film»

12 dicembre 2018
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SASSARI. «Ma che cosa ci vai a fare in Spagna?» «Gelati» risponde Francesca alla domanda di Alessandro in una scena di “Ovunque proteggimi”, collocata nel momento in cui i due personaggi escono da un ospedale dopo il trattamento sanitario obbligatorio subìto per motivi differenti. La prima scena, ha raccontato Bonifacio Angius, girata con Francesca Niedda che nel film interpreta una donna con un obiettivo ben chiaro: riprendersi il figlio di cinque anni e iniziare con lui una nuova vita. Lontano dall’isola, a Barcellona.

Per un piacevole gioco del destino sarà proprio la città catalana a ospitare la prima all’estero di “Ovunque proteggimi”, alla Mostra de Cinema Italià che dal 14 al 18 dicembre proporrà a pubblico, stampa e operatori spagnoli un “best of” della più recente produzione italiana. Lunedì il giorno del film di Angius legato a Barcellona anche per altri motivi. «È la città del nostro direttore della fotografia Pau Castejón Úbeda», ricorda Francesca Niedda che oltre a essere protagonista del film con Alessandro Gazale è anche la compagna del regista sassarese. «Io e Bonifacio – racconta l’attrice – ci conosciamo dal periodo delle scuole medie e quando ha iniziato a prendere la camera in mano è stato naturale il coinvolgimento delle persone che gli stavano accanto. È cresciuto così e poi ha preso il volo. Doveva essere questo il suo lavoro». Momento fondamentale per il lancio della carriera di Angius, dopo la realizzazione di vari corti, è quello segnato da “SaGràscia”. Un mediometraggio completamente autoprodotto che arriva nelle sale nel 2011 e riceve giudizi lusinghieri da parte di critica e pubblico. Nel cast anche Francesca Niedda. «Ricordo che quando mi aveva chiesto di partecipare all’inizio gli avevo detto di no e ha dovuto insistere tanto prima che accettassi. Per me, devo dire, “SaGràscia” è stato come un gioco con gli amici, anche se poi è venuto fuori un bellissimo film. Ho iniziato a capire bene cosa sia veramente il cinema solo coi lavori successivi. Già prima di “Ovunque proteggimi” con il corto “Domenica”. C’era una troupe ridotta, però mi ha portato a conoscere meglio le cose che un interprete deve fare oltre a recitare. Dal non andare oltre un determinato segno per le pose al tono in cui parlare a seconda di dove sia posizionato il microfono».

Cortometraggio che ha girato diversi festival internazionali ed è stato importante come prova per il film in questo momento nelle sale perché occasione per verificare l’affinità tra Francesca Niedda e Alessandro Gazale davanti alla macchina da presa. «Ci ha fatto capire che potevamo lavorare bene insieme – sottolinea l’attrice – anche se i personaggi di “Ovunque proteggimi” sono molto più elaborati. Soprattutto Alessandro ha fatto una preparazione incredibile per entrare in un personaggio che sicuramente è molto diverso da lui come persona. Per me, forse, è stato più facile perché ci sono dei punti di contatto tra la Francesca del film e quella che sono. Ovviamente non ho mai dovuto affrontare le stesse problematiche, però nel carattere ribelle ma anche con un lato fragile sento che siamo abbastanza simili. Così come nel rifiuto a sottostare a quell’apparenza che la società tende a imporre». E anche Francesca è mamma, della piccola Mila nata poco tempo prima l’inizio delle riprese l’estate scorsa. «Sul set è stata bravissima, mi allontanavo ogni tanto per allattare ma non ha creato alcun problema».

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