La Nuova Sardegna

«Io, Luna e la nostra passione per la musica»

di Andrea Massidda

Il papà della giovane cantante sarda arrivata alla finale del talent show tra ricordi e aneddoti prima di partire per Milano

13 dicembre 2018
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CAGLIARI. Due mesi di prove, selezioni, eliminazioni, adrenalina, ma anche ansia a mille. Esattamente sessantasei lunghissimi giorni che avrebbero sfiancato persino un atleta pronto per disputare le Olimpiadi. Eppure ora che è arrivato il momento della verità, oggi che al termine della diretta su Skyuno e sul canale 8 del digitale terrestre si conoscerà il vincitore di X Factor 2018, la sardissima Luna – sopravvissuta a una spietata cernita di rivali: fuori in dodici dentro in quattro – sembra fresca come una rosa e sprizza energia da tutti i pori. Fatto che non può che fare felice papà Stefano, 45 anni, look super casual, di professione parrucchiere, ma con un passato da cantante e chitarrista in svariati gruppi rock abbastanza famosi a livello locale. «Ho sempre amato la musica – racconta – e naturalmente questo sentimento sarò riuscito in qualche modo a trasmetterlo anche a Luna, che tuttavia non ho mai indottrinato, tanto è vero che lei coltiva gusti assolutamente autonomi dai miei e comunque simili a quelli delle sue coetanee adolescenti».

Il pensiero di Stefano Melis, che mette in bella mostra sul tavolo di casa le “vecchie” foto di sua figlia, va innanzitutto al brano “Los Angeles”, l’inedito che la talentuosa figlia ha proposto due settimane fa nello show e che adesso spopola su Spotify e in radio. Il pezzo, chiaramente dedicato al fidanzato di Luna, negli Stati Uniti per un anno di studio. «Quando Luna mi confidò di avere un ragazzo – racconta sorridendo il padre – ci rimasi un po’ così, tanto che appena seppi che lui doveva partire all’estero tirai quasi un sospiro di sollievo». Gelosie inconsce da papà di un’adolescente. «Naturalmente è stato soltanto momento – aggiunge –, Andreas è una bella persona e ho capito anche dall’inedito quanto la loro storia sia importante».

Poi due parole sugli esordi di Luna. «Un mio amico che organizzava un festival canoro a Elmas – ricorda emozionato – mi chiese se la bambina, che all’epoca aveva otto anni, volesse esibirsi con un brano. Io chiamai Luna e le spiegai tutto, aggiungendo anche che non si doveva assolutamente sentire obbligata e che se avesse rifiutato non ci sarebbe stato alcun problema». Morale, non solo Luna decise di partecipare, ma addirittura vinse il concorso. Poi, sempre senza alcuna pressione, proseguì studiando canto e pianoforte e coltivando il sogno di calcare il palcoscenico. Stamattina Stefano s’imbarcherà su un volo per Milano assieme a una sorta di fan club composto in primis dalla moglie Giuliana (la mamma di Luna) e da Giacomo Porcu, il sindaco di Uta.

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