Italo Bassi, cucina stellata a Porto Cervo
Parla lo chef new entry della Guida Michelin: «Alla ConFusion boutique vince il piacere»
PORTO CERVO. Nel firmamento delle stelle Michelin, c’è una new entry in Sardegna. La guida, autentica bibbia della ristorazione mondiale, dopo Roberto Petza di S’Apposentu di Siddi e Stefano Deidda del Corsaro di Cagliari, ha premiato Italo Bassi del Confusion boutique Restaurant di Porto Cervo. Lo chef romagnolo, 49 anni, ha rotto due incantesimi: la stella della prestigiosa guida francese ritorna nel Nord Sardegna da dove mancava dai tempi della leggendaria Rita Denza del Gallura e per la prima volta il riconoscimento arriva a un ristorante della Costa Smeralda, patria del lusso che, evidentemente, non era riuscita sinora ad accattivarsi le simpatie della “Michelin” anche per la stagionalità dei locali recensiti.
Per questo Italo Bassi è rimasto sorpreso. «Francamente non mi aspettavo la stella – dice –. Aprire un ristorante in Costa Smeralda è stata una scommessa anche se, per meglio precisare, non amo i salti nel buio e ho valutato bene le cose. Io e mia moglie ci abbiamo creduto e siamo stati premiati. Per me è la quarta stella dopo le tre conquistate all’Enoteca Pinchiorri di Firenze».
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Eh sì, perché Italo Bassi è stato per 26 anni ai fornelli di uno dei ristoranti più famosi d’Italia, sino a quando nel 2013, ha deciso di lasciare e aprire il suo primo ristorante Confusion a Verona. Quindi nel 2016 il secondo Confusion, sulla suggestiva Promenade du Port, davanti al molo del vecchio porto smeraldino che accoglie yacht da mille e una notte. «La location è fantastica, esclusiva, assolutamente adatta ai miei gusti. Sia chiaro – avverte – , la stella Michelin dà tanta gioia, ma la soddisfazione maggiore è accontentare i clienti, in un posto, come la Costa Smeralda, dove si è molto esigenti e anche dove, evidentemente, si può fare ristorazione di alta qualità».
SUCCESSO SOCIAL. Il successo è confermato anche dalle recensioni che si possono leggere sui siti specializzati. Gli aggettivi per Confusion Boutique Restaurant si sprecano: fantastico, superbo, ottimo e via discorrendo, in un crescendo di lodi. Un trionfo assoluto. Come si spiega? Bassi con il suo faccione che trasmette sempre ottimismo e allegria replica. «La cucina non deve essere mai banale ma allo stesso tempo deve essere molto orecchiabile. Il cliente può scegliere piatti semplici e a vincere sono alla fine le materie prime utilizzate, che garantiscono sempre la riuscita di una proposta. Io definisco la cucina Confusion enogastroedonismo puro ».
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INGREDIENTI SARDI. Le materie prime. Un punto di partenza fondamentale per qualsiasi chef. Bassi ha viaggiato parecchio: si è formato nella sua Romagna poi l’esperienza a Firenze con una parentesi a Tokyo nel 1993 molto importante per la sua crescita. La base della cucina di Bassi sono i prodotti italiani sapientemente mixati con quelli provenienti da altri paesi e altri continenti. Una cucina fusion che in Sardegna viene esaltata, secondo lo chef stellato. «Nell’isola ci sono materie prime straordinarie – sottolinea con entusiasmo lo chef – a cominciare da quelle che arrivano dal mare: crostacei, frutti di mare, pesci e poi i prodotti della terra come le tante varietà di pomodori, le verdure, per finire con i prodotti elaborati come la bottarga, formaggi, pane, olio. Una base su cui lavorare esprimendo fantasia e qualità, come dimostrano gli altri due colleghi della Sardegna, Petza e Deidda, che conosco benissimo, e tutti gli altri bravi professionisti che nell’isola fanno questo mestiere».
VERDURE E CROSTACEI. La proposta di Bassi per meglio sottolineare la sua cucina e l’amore verso la Sardegna è molto originale. «Ho rivisitato uno dei piatti tipici isolani: ed ecco le mie cozze alla catalana. Dunque una proposta particolare, semplice, al cospetto del piatto originale che viene fatto con i crostacei. Però le fantastiche cozze di Olbia, con le olive, il pomodoro, la bottarga e l’olio sardo, garantiscono un risultato davvero eccellente».Non c'è da dubitare...
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APERTURA 2019. Ai clienti che in queste tre prime stagioni di attività a Porto Cervo hanno visitato Confusion Boutique, Bassi e la moglie Tatyana Rozenfeld, che lo affianca, offrono un’accoglienza da favola. Il locale infatti è diviso in quattro ambienti. «C’è la champagneria dove si degustano anche le ostriche, un lounge bar per gli aperitivi, una sala ristorante, e la Chef’s table, nove posti dove si può mangiare e assistere in diretta alla lavorazione dei piatti in cucina». Bassi ovviamente sta già pensando all’apertura 2019. Con obiettivi precisi. «Partiamo il 1° maggio – dice – e andremo avanti sino alla fine ottobre. Sei mesi dunque e a chi si sorprende, dico che si parla tanto di allungare la stagione turistica ma il primo input deve partire da noi operatori. Io dico e sottolineo che anche in Costa Smeralda l’offerta c’è, invece si apre forse tardi e si sbaracca troppo presto». Parola di chef stellato.