La Nuova Sardegna

Italo Bassi, cucina stellata a Porto Cervo

Enrico Gaviano
Italo Bassi
Italo Bassi

Parla lo chef new entry della Guida Michelin: «Alla ConFusion boutique vince il piacere»

13 dicembre 2018
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PORTO CERVO. Nel firmamento delle stelle Michelin, c’è una new entry in Sardegna. La guida, autentica bibbia della ristorazione mondiale, dopo Roberto Petza di S’Apposentu di Siddi e Stefano Deidda del Corsaro di Cagliari, ha premiato Italo Bassi del Confusion boutique Restaurant di Porto Cervo. Lo chef romagnolo, 49 anni, ha rotto due incantesimi: la stella della prestigiosa guida francese ritorna nel Nord Sardegna da dove mancava dai tempi della leggendaria Rita Denza del Gallura e per la prima volta il riconoscimento arriva a un ristorante della Costa Smeralda, patria del lusso che, evidentemente, non era riuscita sinora ad accattivarsi le simpatie della “Michelin” anche per la stagionalità dei locali recensiti.

Per questo Italo Bassi è rimasto sorpreso. «Francamente non mi aspettavo la stella – dice –. Aprire un ristorante in Costa Smeralda è stata una scommessa anche se, per meglio precisare, non amo i salti nel buio e ho valutato bene le cose. Io e mia moglie ci abbiamo creduto e siamo stati premiati. Per me è la quarta stella dopo le tre conquistate all’Enoteca Pinchiorri di Firenze».

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Eh sì, perché Italo Bassi è stato per 26 anni ai fornelli di uno dei ristoranti più famosi d’Italia, sino a quando nel 2013, ha deciso di lasciare e aprire il suo primo ristorante Confusion a Verona. Quindi nel 2016 il secondo Confusion, sulla suggestiva Promenade du Port, davanti al molo del vecchio porto smeraldino che accoglie yacht da mille e una notte. «La location è fantastica, esclusiva, assolutamente adatta ai miei gusti. Sia chiaro – avverte – , la stella Michelin dà tanta gioia, ma la soddisfazione maggiore è accontentare i clienti, in un posto, come la Costa Smeralda, dove si è molto esigenti e anche dove, evidentemente, si può fare ristorazione di alta qualità».

SUCCESSO SOCIAL. Il successo è confermato anche dalle recensioni che si possono leggere sui siti specializzati. Gli aggettivi per Confusion Boutique Restaurant si sprecano: fantastico, superbo, ottimo e via discorrendo, in un crescendo di lodi. Un trionfo assoluto. Come si spiega? Bassi con il suo faccione che trasmette sempre ottimismo e allegria replica. «La cucina non deve essere mai banale ma allo stesso tempo deve essere molto orecchiabile. Il cliente può scegliere piatti semplici e a vincere sono alla fine le materie prime utilizzate, che garantiscono sempre la riuscita di una proposta. Io definisco la cucina Confusion enogastroedonismo puro ».

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INGREDIENTI SARDI. Le materie prime. Un punto di partenza fondamentale per qualsiasi chef. Bassi ha viaggiato parecchio: si è formato nella sua Romagna poi l’esperienza a Firenze con una parentesi a Tokyo nel 1993 molto importante per la sua crescita. La base della cucina di Bassi sono i prodotti italiani sapientemente mixati con quelli provenienti da altri paesi e altri continenti. Una cucina fusion che in Sardegna viene esaltata, secondo lo chef stellato. «Nell’isola ci sono materie prime straordinarie – sottolinea con entusiasmo lo chef – a cominciare da quelle che arrivano dal mare: crostacei, frutti di mare, pesci e poi i prodotti della terra come le tante varietà di pomodori, le verdure, per finire con i prodotti elaborati come la bottarga, formaggi, pane, olio. Una base su cui lavorare esprimendo fantasia e qualità, come dimostrano gli altri due colleghi della Sardegna, Petza e Deidda, che conosco benissimo, e tutti gli altri bravi professionisti che nell’isola fanno questo mestiere».

VERDURE E CROSTACEI. La proposta di Bassi per meglio sottolineare la sua cucina e l’amore verso la Sardegna è molto originale. «Ho rivisitato uno dei piatti tipici isolani: ed ecco le mie cozze alla catalana. Dunque una proposta particolare, semplice, al cospetto del piatto originale che viene fatto con i crostacei. Però le fantastiche cozze di Olbia, con le olive, il pomodoro, la bottarga e l’olio sardo, garantiscono un risultato davvero eccellente».Non c'è da dubitare...

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APERTURA 2019. Ai clienti che in queste tre prime stagioni di attività a Porto Cervo hanno visitato Confusion Boutique, Bassi e la moglie Tatyana Rozenfeld, che lo affianca, offrono un’accoglienza da favola. Il locale infatti è diviso in quattro ambienti. «C’è la champagneria dove si degustano anche le ostriche, un lounge bar per gli aperitivi, una sala ristorante, e la Chef’s table, nove posti dove si può mangiare e assistere in diretta alla lavorazione dei piatti in cucina». Bassi ovviamente sta già pensando all’apertura 2019. Con obiettivi precisi. «Partiamo il 1° maggio – dice – e andremo avanti sino alla fine ottobre. Sei mesi dunque e a chi si sorprende, dico che si parla tanto di allungare la stagione turistica ma il primo input deve partire da noi operatori. Io dico e sottolineo che anche in Costa Smeralda l’offerta c’è, invece si apre forse tardi e si sbaracca troppo presto». Parola di chef stellato.


 

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